> > Pisa, dipendente decide di cambiare sesso e il datore di lavoro la licenzia

Pisa, dipendente decide di cambiare sesso e il datore di lavoro la licenzia

Diritti LGBTQ+

Non è finita bene per una ragazza transgender che ha comunicato alla propria azienda di voler cambiare sesso, il datore di lavoro l'avrebbe licenziata ma per un calo di lavoro e non per un pregiudizio.

Una ragazza transgender ha annunciato al suo datore di lavoro che avrebbe dato via all’iter per cambiare sesso. In tutta risposta, l’azienda l’ha licenziata ma ufficialmente la decisione è stata presa non a causa di pregiudizi, ma per un calo di produzione e di minore lavoro per la ditta. Una storia che non ha trovato l’appoggio nemmeno da parte dei colleghi.

L’accaduto

Il tutto è avvenuto a Pisa, dove una ragazza transgender è stata licenziata dopo aver reso noto al suo datore di lavoro che avrebbe cambiato sesso. Stando a quanto condiviso dall’edizione fiorentina di Repubblica, la ragazza era impiegata fino a non molto tempo fa in una ditta della zona.

Quando poi ha preso la decisione di intraprendere la transizione, ha successivamente avvisato sia i colleghi che il datore di lavoro. Ed è poco dopo questa comunicazione che è arrivato il licenziamento che, almeno ufficialmente, è avvenuto perché è stato registrato un calo di produzione nell’azienda, causando un minore carico di lavoro per la ditta.

Mancanza di solidarietà

La ragazza ha poi raccontato l’accaduto ai suoi colleghi che, stando a quanto ha riportato, non avrebbero espresso alcuna solidarietà in merito alla sua situazione. Ma non si è arresa e al momento si è affidata ad un avvocato che la aiuterà per tutelarsi.

In merito alla questione ha avuto modo di esprimersi anche Mauro Scopelliti, il presidente di Arcigay Firenze. Ha dichiarato che negli ultimi dieci anni molte persone hanno deciso di fare coming out sul luogo di lavoro, ma alcuni si sentono condizionati e ingabbiati e quindi chiedono supporto alla sua organizzazione.