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Poletti: mozione di sfiducia, polemiche anche per suo figlio

Poletti: mozione di sfiducia, polemiche anche per suo figlio

Giuliano Poletti rischia di dover abbandonare il suo posto di Ministro del Lavoro a causa di una mozione di sfiducia e delle polemice sul figlio. Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti rischia di dover lasciare il Parlamento. Una maggioranza trasversale ha depositato stamattina al Senato una mozio...

Giuliano Poletti rischia di dover abbandonare il suo posto di Ministro del Lavoro a causa di una mozione di sfiducia e delle polemice sul figlio.

Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti rischia di dover lasciare il Parlamento. Una maggioranza trasversale ha depositato stamattina al Senato una mozione di sfiducia nei suoi confronti. I firmatari sono i senatori di Sinistra italiana, della Lega, del M5S e di alcuni senatori del Gruppo Misto.

Nella mozione le parole non lasciano dubbi. Gli autori dichiarano che il Ministro ha tenuto, nelle ultime settimane, comportamenti da loro giudicati del tutto inadeguati al suo ruolo. Ha più volte utilizzato un linguaggio discutibile e ha espresso opinioni inaccettabili.

Nel dettaglio, la mozione di sfiducia fa riferimento alla dichiarazione del Ministro Giuliano Poletti in merito alla possibilità di evitare il referendum sul Jobs Act con lo scioglimento delle Camere e la convocazione delle elezioni politiche. Nonché alle gravi affermazioni circa i giovani italiani che sono costretti a cercare lavoro all’estero. Su queste ultime dichiarazioni, Poletti aveva sentenziato che in Italia non si sentirà la mancanza di coloro che se ne sono andati oltreconfine.

Stamattina, un gruppo di dimostranti si è riunito per chiedere le dimissioni del Ministro. Sostengono che la precarietà non è stata sconfitta. Al contrario, le politiche attuate hanno livellato verso il basso i diritti, redistribuito le risorse dal basso verso l’alto, contenuto i salari. E il welfare.

Anche Maurizio Gasparri, di Forza Italia, ha annunciato via Twitter che voterà sì alla mozione.

Ma non finisce qui. Proprio durante le scuse del Ministro Giuliano Poletti attraverso un video su Facebook, il Fatto Quotidiano ha rivelato la vicenda del figlio Manuel. Il ragazzo lavora in Italia, e non all’estero, perché ha un posto di lavoro in una cooperativa. Una di quelle che vive grazie ai soldi pubblici.

La mobilitazione si svolge anche sul web tramite l’hashtag #Polettifuoridaipiedi. Hanno aderito, tra gli altri, Arci, Adi, Link e Flc Cgil.