Paola Marras Sergio Mattarella invia un messaggio d’augurio ai giornalisti dell’agenzia di stampa cattolica Sir, che compie 30 anni. Il Capo dello Stato coglie l’occasione per evidenziare l’importanza del “pluralismo” e della “libertà delle opinioni”, senza le quali un Paese non potrebbe dirsi civile.
Mattarella saluta la Sir
“L’irrobustimento delle voci espressive di identità e realtà rappresenta un servizio reso alla intera comunità della Repubblica: il pluralismo e la libertà delle opinioni sono condizioni imprescindibili per un Paese civile, come afferma la nostra Costituzione”. E’ quanto dichiara il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione dei 30 anni dell’agenzia di stampa Servizio Informazione Religiosa (Sir).
Un messaggio che paradossalmente cozza con quanto riportato all’articolo 146 del documento varato al termine del Sinodo dei giovani, nel quale si esorta a istituire “appositi Uffici o organismi” per “gestire sistemi di certificazione dei siti cattolici, per contrastare la diffusione di fake news riguardanti la Chiesa, o cercare le strade per persuadere le autorità pubbliche a promuovere politiche e strumenti sempre più stringenti per la protezione dei minori sul web”.
La Sir ovviamente non avrebbe problemi di “certificazione” visto che è l’autorevole organo della Conferenza episcopale, a cui dà voce. “In tre decenni di vita l’agenzia di stampa si è conquistata, da parte degli operatori dell’informazione e della intera società italiana, rispetto e credibilità nell’esercizio della sua missione di veicolare nel vasto mondo dei media, vecchi e nuovi, l’informazione relativa alla Chiesa Cattolica italiana e la osservazione delle vicende del Paese nel solco del giornalismo di ispirazione cristiana” sottolinea infatti Mattarella.
