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Bussetti: "crocifisso e presepe tornino in ogni scuola"

Crocifisso in aula

Il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti annuncia la volontà di far tornare in ogni aula scolastica il crocifisso. Stesso discorso per il presepe.

Di fronte alla Federazione delle scuole paritarie italiane, il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ribadisce la volontà di voler riportare nelle aule scolastiche il crocifisso, ma anche il presepe. “Non vedo che fastidio possa dare. Fa parte della nostra identità” chiarisce. Ferma in Commissione Affari Costituzionali una proposta di legge della Lega che sanziona con una multa chi toglie o si rifiuta di apporre il crocifisso negli uffici pubblici.

Il crocifisso non dà alcun fastidio

“Il crocifisso è il simbolo della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre tradizioni. Non vedo che fastidio possa dare nelle nostre aule scolastiche anzi, può aiutare a far riflettere” dichiara Marco Bussetti. Il ministro dell’Istruzione dal palco del congresso nazionale della Fidae, la federazione delle scuole paritarie italiane. Nel corso dell’intervento dal titolo “La scuola in Italia e gli sviluppi della presenza della scuola paritaria nel sistema scolastico italiano”, Bussetti ha lasciato intendere quindi che il crocifisso dovrà tornare ad essere appeso in tutte le aule scolastiche.

Il ministro sottolinea inoltre che un discorso simile vale “per il presepe” visto che questo “fa parte della nostra identità”. Il 23 novembre 2018, a margine di un’iniziativa della Lega Giovani, Bussetti aveva invece rivelato di aver fatto appendere un crocifisso nel suo ufficio al MIUR. “L’ho voluto appena entrato”, aveva sottolineato.

La legge che impone l’affissione del crocifisso nelle scuole è ancora in vigore ma questi ultimi anni sono stati numerosi gli attacchi a questo simbolo della cristianità. Il 26 marzo 2018 la Lega ha quindi presentato una proposta di legge che sanziona con una multa fino a 1.000 euro chi toglie o si rifiuta di apporre il crocifisso negli uffici pubblici. I firmatari del provvedimento, tra cui Barbara Saltamartini, sottolineano infatti come il crocifisso sia “riconosciuto quale elemento essenziale e costitutivo e perciò irrinunciabile del patrimonio storico e civico-culturale dell’Italia, indipendentemente da una specifica confessione religiosa”.