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Fico incontra genitori di Regeni: "Stop rapporti con Egitto"

fico regeni

Il Presidente della Camera Roberto Fico, ha annunciato di voler tagliare i ponti con l'Egitto, a seguito della scarsa collaborazione sulle indagini.

“I rapporti sono a repentaglio e sono stati sempre a repentaglio negli ultimi 3 anni perché in Egitto è stato torturato e ucciso un nostro ricercatore che faceva ricerca in Egitto, punto”. Dopo aver ricevuto a Montecitorio i genitori di Giulio Regeni, Roberto Fico ribadisce la sua posizione presa giorni fa nei confronti dell’Egitto: “Ben venga mettere a repentaglio tutti i rapporti dal punto di vista economico, sociale, culturale”.

Fico, rapporti con Egitto spezzati

Pochi giorni dopo aver ufficialmente tagliato i ponti con il parlamento egiziano, il presidente della Camera Roberto Fico ha ricevuto i genitori del ricercatore ucciso nel gennaio 2016.
Secondo Fico, vari incontri sono stati effettuati con il presidente egiziano Al-Sisi, che avrebbe rassicurato i nostri diplomatici di voler condurre le dovute indagini e di voler collaborare con il governo italiano per risalire ai colpevoli.
Tuttavia, sembra che non siano stati fatti passi avanti in questa direzione. Oltre un anno fa, le autorità egiziane avevano rifiutato di incarcerare cinque ufficiali delle forze dell’ordine egiziane, sotto le richieste dei pm italiani.
“Le accuse devono basarsi su delle prove, e non su dei sospetti“. Avrebbero ribattuto.
L’incontro dello scorso 28 novembre, tenutosi al Cairo, ha invece visto “i pm italiani richiedere l’inserimento di alcuni poliziotti egiziani nel registro dei sospettati in Italia”, citando Al-Jazeera.
Da quando l’omicidio è stato commesso, nel gennaio 2016, non ci sono stati arresti, né aggiornamenti sulle indagini.

Caso Regeni, i genitori da Fico

Il presidente della Camera ha quindi deciso di smuovere le acque, e di interrompere i dialoghi e le collaborazioni di ogni tipo che intercorrono tra l’Italia e l’Egitto.
In Egitto, le autorità avevano dapprima ipotizzato che la morte di Giulio Regeni, il cui corpo fu ritrovato pieno di percosse e segni di tortura, fosse avvenuta per incidente d’auto.
Successivamente, l’ipotesi si è spostata su un omicidio organizzato da un gruppo criminale, che sarebbe poi stato eliminato in seguito dalle loro forze dell’ordine.
La risposta di Fico, in seguito all’incontro del 5 dicembre con Paola Deffendi e Claudio Regeni, i genitori della vittima: “Avevo detto ad Al Sisi che Giulio Regeni non era stato torturato da normali cittadini egiziani ma che era stato ucciso da un sistema e che questo sistema andava dunque scardinato. Se questo non avviene, e non è avvenuto, non vedo per quale motivo la Camera dei Deputati debba continuare ad avere rapporti con il parlamento egiziano”.