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Manovra, Moscovici: "Lavoro per evitare sanzioni all'Italia"

PIL

La Francia sforerà il deficit ma "non utilizziamo due pesi e due misure" assicura il Commissario UE Moscovici, in riferimento alla manovra italiana.

“Lavoriamo giorno e notte con le autorità italiane per conciliare le misure che vogliono varare con il rispetto delle regole di bilancio. Sono costantemente in contatto con il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il premier Giuseppe Conte, ieri sera e di nuovo stamattina” ha assicurato martedì 18 dicembre Pierre Moscovici, ai microfoni dell’emittente francese RTL. Il Commissario europeo agli Affari economici spiega infatti di essere impegnato “per evitare la procedura di infrazione” al nostro Paese.

“Due pesi e due misure”

“Sto lavorando giorno e notte, ventre a terra, per garantire che l’Italia non sia punita”, aggiunge. “Ho buone speranze che ci riusciremo – ha quindi puntualizzato – perché non solo non utilizziamo due pesi e due misure ma perché non mi piace l’ingiustizia“. Il Commissario non nasconde il fatto di essere all’opera per evitare che anche la Francia venga sanzionata nonostante, dopo le promesse fatte da Emmanuel Macron ai gilet gialli, sia “l’unico Paese che supererà il 3 per cento di deficit nel 2019″. Per Moscovici infatti l’avvio di una procedura d’infrazione “sarebbe un fatto negativo” tanto per l’Italia quanto per la Francia.

L’Eliseo stima un deficit/PIL al 3,2 per cento, ben superiore quindi al 2,4 per cento, divenuto ora 2,04 per cento, proposto dall’Italia. Pierre Moscovici però puntualizza che “uno scostamento temporaneo, limitato ed eccezionale” è “concepibile”. Bisognerà quindi capire se Bruxelles giudicherà tale anche quello italiano. “Queste sono ore decisive per il dialogo con l’Europa. Tutto quello che potevamo fare lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo. Abbiamo fatto una legge di bilancio che mantiene le promesse e stiamo anche facendo un’offerta all’Unione europea di riduzione del deficit, che ci permette quindi di stare non proprio del tutto nei parametri ma di dare un segnale di dialogo”, chiarisce Luigi Di Maio, intervenendo su Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”.

“Non ci sarà nessun accordo se ci chiederanno di tradire gli italiani. – precisa quindi – Ci sarà un accordo sulle promesse mantenute, non su quelle tradite”. “Le prossime ore – ha concluso il vicepremier – saranno decisive, dopo l’alba si rimetterà in moto la macchina del Governo per l’ultima volta. Stanotte il ministro Tria e il presidente Conte hanno lavorato agli ultimi conti, ora si dovrebbe chiudere. Sono fiducioso su questo. Dal primo gennaio entrerà una legge di bilancio che può dar vita a un cambiamento in Italia”.