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Diciotti, l'ironia di Grillo "Tra comma 22 e sindrome di Procuste"

grillo contro voto online su caso diciotti

Grillo contro la modalità di voto sul caso Diciotti: "Se voti sì vuol dire no, se voti no vuol dire sì". La senatrice Nugnes: "Formula non chiara".

A poche ore dall’apertura della consultazione online sulla piattaforma Rousseau a proposito del caso Diciotti e del processo a Matteo Salvini, il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, ironizza sulla posizione presa dai Cinque Stelle. “Se voti sì vuol dire no, se voti no vuol dire sì”, si legge sul suo profilo Twitter. “Siamo tra il comma 22 e la sindrome di Procuste!”. Il riferimento del comico è duplice. Da un lato, cita il romanzo Comma 22 dello scrittore americano Joseph Heller. Il libro è celebre per un paradosso, quello di vivere in un mondo dove la libertà è solo apparente: “Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo. Ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo”. La sindrome di Procuste (con riferimento al mito greco), invece, è una patologia che affligge le persone che disprezzano chi ottiene un maggior successo nella vita.

Diciotti, M5S al voto

Le modalità del voto (che si aprirà alle ore 10 di lunedì 18 febbraio e si chiuderà alle 19 dello stesso giorno) sono illustrate sul blog del M5S. “Il ritardo dello sbarco della nave per ridistribuire i migranti nei vari Paesi europei è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?“, è la domanda a cui ‘la base’ del Movimento è chiamata a rispondere. “Con il sì, si nega l’autorizzazione a procedere. Con il no, quindi, si concede”.

Secondo quanto riportato da Tgcom24, sullo stesso blog sarebbe stato riscontrato un errore nel quesito posto dai Cinque Stelle. Sul sito si legge infatti che a bordo della Diciotti si trovavano “137 migranti“, mentre, secondo quanto riferito dai documenti ufficiali consegnati dalla procura di Catania alla Giunta per le immunità, i naufraghi sarebbero stati 177.

Nugnes “Formula non chiara”

Anche la senatrice grillina Paola Nugnes, in un’intervista a Repubblica, ha descritto la formula utilizzata sul blog pentastellato come “non chiara. Bisogna fare uno sforzo per non votare diversamente dalle proprie intenzioni. Il quesito deve essere veritiero, cioè deve contenere anche la valutazione di un interesse pubblico preminente. Non basta dire ‘interesse pubblico’ senza spiegare ‘in rapporto a cosa’. Valutazione che invece viene richiesta ai senatori della Costituzione. È stato preminente, questo presunto interesse pubblico, rispetto al diritto costituzionale alla libertà delle persone che erano confinate a bordo della nave?”.