Circolano in rete diverse testimonianze video della nuova contestazione a Beppe Grillo e al ministro per il Sud Barbara Lezzi.
La contestazione fuori da teatro
Il presidio si è tenuto a Lecce nella serata di sabato 10 marzo, quando il fondatore e garante del Movimento 5 stelle è arrivato al teatro Politeama, dove si sarebbe tenuta la tappa del suo nuovo spettacolo “Insomnia (ora dormo!)”. Una decina di attivisti del movimento lo hanno accusato di aver tradito i valori pentastellati, in lungo e in largo sbandierati in campagna elettorale. Valori a cui, secondo i contestatori, il Movimento avrebbe rinunciato, su tutti: il cedimento del gasdotto Tap e della posizione sull’Ilva di Taranto. La contestazione, oltre che a Beppe Grillo, è stata riservata anche al ministro per il Sud Barba Lezzi, rea di non essersi opposta all’abbandono delle posizioni originarie del Movimento su Ilva e Tap.
Dal “Vaffa day” al “Vaffa Grillo”
Tra gli striscioni con scritto “No tap” e altri cartelli con sopra la scritta “Grillo e M5s complici di Tap, siete finiti“, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, sarebbero state bruciate delle bandiere del Movimento 5 stelle, mentre i manifestanti intonavano cori tipo “siamo passati dal vaffanculo day al vaffanculo Grillo”. Tra le altre parole riservate al fondatore del Movimento: “Beppe Grillo garante dell’Ilva” e “traditore dei principi culturali del Movimento, Grillo è destinato a morire come il Movimento” e ancora “Ha tradito i cittadini“; non vengono risparmiati nemmeno gli insulti a Barbara Lezzi, al grido di “Lezzi Lezzi vaffanculo”.