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Salvini a Repubblica e Corriere: "Non sapete cosa scrivere"

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Il vicepremier Matteo Salvini, intervenuto per la chiusura della Scuola politica della Lega, ha risposto a Corriere e Rep circa due articoli recenti.

A Milano, domenica 10 marzo, in occasione della chiusura della Scuola di Formazione politica della Lega, il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è scagliato “ironicamente”, ma non troppo, contro i giornalisti.

La polemica “velata”

In particolare il ministro se l’è presa con due articoli di Repubblica e Corriere della Sera. In quello di Filippo Ceccarelli di Rep, si analizzava il cambio di stile nel vestirsi del vicepremier, definendolo “travestitismo”; mentre in quello di Fabrizio Roncone del Corriere, l’argomento di discussione era il rapporto tra Salvini e Di Maio.

Le parole di Salvini

“Mi metto nei panni di questi giornalisti che non sanno di che ca**o scrivere e quando la mattina di svegliano pensano: ‘Di che cosa mi occupo oggi?’”, scherza il leader della Lega. “Oggi ho trovato un’intera pagina di dotta dissertazione su come si veste Matteo Salvini su Repubblica. Agli analisti voglio dire che mi sopravvalutate. Pensano che dietro ci sia uno schema scientifico, una prospettiva futura. Oggi è venuto con una camicia blu scuro, quasi nera. Che segnale politico è per l’Unione europea? Domani lo spread per colpa della camicia di Salvini sale, scende. No, la strategia è dettata dal fatto che avevo finito le camicie bianche e mi era rimasta solo questa e quindi o venivo con la maglia che mi ha regalato ieri Franco Baresi o con questa”.

Poi, tra le risate in sala, l’attenzione si sposta sull’articolo di Roncone sul Corriere della sera, circa la “mancata storia d’amore con Luigi Di Maio”. E arriva la risposta del vicepremier: “Ma lo deludo perché ho trovato in lui una persona corretta, leale e coerente. Se ne faccia una ragione”.