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Il vertice in Toscana Conte-Salvini promette di rilanciare il Governo

conte salvini

Incontro di lavoro tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte, pronti a rilanciare il Governo dopo qualche dissapore di troppo nelle ultime settimane.

“Sobri nelle parole e generosi nelle azioni“, questa la richiesta del premier Conte alle parti politiche dopo il botta e risposta all’interno della maggioranza di governo. Oggi però, il vicepremier Matteo Salvini e il premier postano su Facebook una foto del pomeriggio passato in Toscana insieme per ‘lavorare’ (e rilassarsi). “Bel pomeriggio insieme nella campagna fiorentina. Bene le parole e le discussioni, rispettando ognuno le idee dell’altro, ma non perdiamo mai di vista la “ragione sociale” per cui siamo al governo: lavoriamo con la massima concentrazione per gli interessi degli italiani”, scrive il premier Giuseppe Conte dal suo profilo Facebook commentando l’incontro con Salvini.‬ “Se ero informato? Si lo ero, ma non è questo, piuttosto sono felice che Conte e Salvini si siano chiariti” spiega Luigi Di Maio all’Ansa circa l’incontro toscano di Conte e Salvini.

Uno spettro chiamato “crescita zero”

Nonostante le buone intenzioni del premier e dei suoi ministri però, il rischio crescita zero durante il primo anno di governo giallo-verde è più che mai incombente. Tra gli argomenti di discussione tra Salvini e Conte, senz’altro ci saranno stati il decreto sblocca-cantieri e il decreto crescita, con l’obiettivo di dare ossigeno all’economia. Ad ammettere il rischio che nel 2019 il Pil nostrano si blocchi drasticamente è proprio il ministro dell’Economia Giovanni Tria, convinto però che la manovra dell’esecutivo possa funzionare a patto che “qualcuno” smetta subito di “tifare contro l’Italia”.

Fermo il motore dell’Europa

“In Europa – spiega Tria – c’è un rallentamento (generale, ndr) della crescita perché si è fermato il motore, la Germania”. Di diverso avviso Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria che sostiene che le divergenze tra le due forze di governo debbano essere appianate il prima possibile. Qualora le divergenze emerse di continuo tra Lega e 5 Stelle dovessero rivelarsi “strutturali” e continuative, allora – sostiene Boccia – meglio sarebbe andare al voto anticipato, piuttosto che continuare a “galleggiare” in un situazione di perenne stallo.