> > Cannabis Light, il rapper Space One risponde a Matteo Salvini

Cannabis Light, il rapper Space One risponde a Matteo Salvini

Space One contro Matteo Salvini

"Evidentemente da fastidio a qualcuno in alto il fatto che con la legalizzazione venga a mancare il fatturato del mercato nero".

“Li chiuderemo, uno per uno, tutti”. Aveva esordito così Matteo Salvini a proposito della regolamentazione dei negozi di cannabis light in Italia. Quella del ministro dell’interno è stata (e sarà) probabilmente una nuova crociata, magari in risposta alla delusione subita dal prologo del caso Siri. Ad oggi, in materia di “erba legale” solo una sentenza della Cassazione stabilisce la vendita autorizzata di infiorescenze di cannabis a patto che il prodotto contenga una percentuale di principio attivo (Thc) inferiore allo 0,6%. Secondo il vicepremier, l’esistenza di questi punti vendita costituisce un incentivo allo spaccio: la tipologia di canapa disponibile all’acquisto in questi esercizi commerciali però è priva di qualsiasi effetto psicoattivo, i casi di illecito rappresentano una percentuale iniqua e non correlata alla vendita di erba legale.

Lettera aperta a Matteo Salvini

Space One, noto rapper della storica scena italiana e milanese si è esposto in prima persona contro la mozione di chiusura proposta dal leader del Carroccio. Le polemiche alimentate dalla disinformazione hanno fatto si che anche tra i cittadini meno informati si sia diffuso un sentimento simile a quello di Matteo Salvini. Il rapper però vanta un’esperienza imprenditoriale anche in questo campo: grazie alla collaborazione con Legal Weed, anche Space One (e con lui alcuni suoi colleghi come Gue Pequeno e J-Ax) ha aperto il suo marchio di canapa legale.

“Ho scelto un’infiorescenza, l’ho chiamata Blu Space e abbiamo iniziato questo percorso. So bene che in Italia è difficile far conoscere i principi del mondo canapa: per molti anche quella legale è considerata marijuana. Eppure l’alcool, che è legale, miete molte vittime ogni anno nonostante sia legale. I negozi che vendono canapa legale sono come tutti gli altri, emettono scontrini, hanno il registratore di cassa. I benefici della canapa sono provati scientificamente. Credo che quella di Salvini sia solo propaganda e ricordo che anche lui in gioventù, ai tempi del Leoncavallo, aveva un’idea diversa da quella che ha ora. La canapa legale combatte il mercato nero, c’è più controllo, più qualità, più garanzie. In Usa ad esempio, si è aperto anche il mercato della marijuana con Thc più alto, qui la mentalità è diversa. Evidentemente da fastidio a qualcuno in alto il fatto che con la legalizzazione venga a mancare il fatturato del mercato nero. La canapa poi sarebbe utile in diversi campi: dagli introiti allo Stato fino all’utilizzo in campo industriale e tessile. Dalla politica servono informazioni giuste in materia, informazioni scientifiche, magari un referendum“.