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Caso Siri, Di Maio accusa la Lega: "Ha scelto la strada della casta"

Di Maio, caso Siri

Il vicepremier ha sottolineato che il M5S detiene "la maggioranza in Cdm, nove a sei. La Lega non arrivi alla conta, è l'ultimo appello".

A poche ore dal Cdm in cui all’ordine del giorno ci sarà il destino di Armando Siri, continuano le schermaglie tra gli alleati di governo. Ma, secondo fonti citate dall’Ansa, la caduta dell’esecutivo resta al momento un’ipotesi improbabile. È invece pronta la proposta di revoca da sottosegretario del senatore leghista scritta dal premier Giuseppe Conte, in attesa di essere validata dalla firma del Capo dello Stato, nel caso in cui lo stesso Siri non decida di presentare le dimissioni nelle prossime ore.

Di Maio: “Abbiamo la maggioranza”

La soluzione auspicata dal premier è infatti quella di un non-voto, al fine di evitare, o per lo meno limitare, la frattura all’interno del governo, riporta Tgcom24. Il medesimo appello è stato lanciato anche da Luigi Di Maio, mentre Matteo Salvini, in collegamento a Matrix, ha ribadito la sua ferma opposizione alle dimissioni: “Se mercoledì si va al voto, noi votiamo contro e poi si continua, si va avanti”.

Il vicepremier grillino ha invece affidato le sue ultime dichiarazioni sul caso a un’intervista rilasciata a CartaBianca su Rai3, informa Fanpage. “Siri può tornare a fare il senatore, ma decadrà da sottosegretario”, ha dichiarato forte della consapevolezza che il M5S detiene “la maggioranza in Cdm, nove a sei. La Lega non arrivi alla conta, è l’ultimo appello”. Di Maio ha poi aggiunto che il Carroccio “ha avuto vantaggi dallo stare al governo con noi”, in particolare grazie all’impegno congiunto su “povertà, lotta alla corruzione e legalità. Non può pretendere che il Movimento non possa dire la sua su un argomento importante come questo”.

Nelle ultime settimane la Lega “ha deciso di proteggere Siri inspiegabilmente. Hanno voluto intraprendere la strada della vecchia politica che protegge sempre i suoi politici. Ha scelto la vecchia strada della casta che protegge i suoi uomini a prescindere”.