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Gianfranco Rotondi aggredito a Pescara da alcuni militanti della Lega

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L'ex ministro forzista Gianfranco Rotondi è stato aggredito verbalmente da alcuni militanti della Lega mentre stava svolgendo un'intervista a Pescara.

Spiacevole episodio quello vissuto dal deputato di Forza Italia Gianfranco Rotondi, aggredito a Pescara da alcuni militanti della Lega. L’ex ministro Rotondi stava svolgendo un’intervista in una via della città abruzzese quando a un certo punto sono intervenuti alcuni sostenitori di Matteo Salvini che lo hanno aggredito verbalmente. Un’azione che ha costretto Rotondi e il giornalista a rifugiarsi in un bar vicino in attesa delle Forze dell’ordine.

Gianfranco Rotondi aggredito

Come riportato dallo stesso Rotondi all’agenzia AdnKronos, l’aggressione è stata solamente verbale ma abbastanza minacciosa da costringere il deputato a fuggire dai contestatori. Rotondi ha infatti affermato: “Sono stato costretto a rifugiarmi in un bar. Era un’intervista video per un sito, quando due persone sui 30/35 anni si sono avvicinate a me e al giornalista urlandomi “Traditore, maiale… parli male di Salvini”. La mia era un’intervista politica. Per poco non mi mettevano le mani addosso… Ci siamo rifugiati nel Caffè Berardo”.

Le parole del deputato forzista

Sul finale dell’intervento all’AdnKronos, Rotondi si prende la libertà di interpellare personalmente Sergio Mattarella. Il deputato sottolinea infatti come l’attuale tensione politica esistente in Italia sia in parte alimentata anche dalle dichiarazioni di Matteo Salvini: “Dopo quanto mi è accaduto penso sia il caso di porre la questione al Presidente della Repubblica. Ma Matteo Salvini, questo ragazzo che se non si dà una calmata non so quanto va lontano, è il garante della sicurezza in questo Paese o è il principale agitatore? Non dico che è lui il responsabile di quanto accaduto, però si è creato un clima infame. E se il ministro dell’Interno si permette di usare espressioni come zingaraccia è facile che a qualcuno venga in mente che se non la pensi in un certo modo sei un traditore della patria”.