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Il Decreto Sicurezza bis è legge: il Senato approva il provvedimento

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160 voti favorevoli, 57 contrari e 21 astenuti. Il Decreto Sicurezza bis è legge: vediamo cosa prevede e gli articoli principali.

La Camera dei Deputati lo aveva approvato lo scorso 25 luglio; il Senato, invece, ha votato la fiducia nelle ultime ore. Il Decreto Sicurezza bis è legge. Il provvedimento voluto dal ministro degli Interni nonché vicepremier Matteo Salvini, infatti, ha superato il vaglio di Palazzo Madama con 160 voti favorevoli. I contrari, invece, sono stati 57 e gli astenuti 21. In totale erano presenti in aula 289 senatori, dei quali 238 votanti su una maggioranza richiesta di almeno 109. FdI si è astenuto al voto, mentre FI non ha partecipato nonostante la presenza fisica in aula. Assenti cinque senatori del Movimento 5 stelle. Vediamo cosa prevede il decreto Sicurezza bis.

Il Decreto Sicurezza bis è legge

Con 160 voti favorevoli il decreto Sicurezza bis tanto voluto da Matteo Salvini è legge. Infatti, ha superato la seconda prova dopo il sì alla Camera dello scorso 25 luglio. Nei prossimi giorni, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento diventerà ufficialmente legge ed entrerà in vigore. Dai banchi del Partito Democratico si sono levati applausi di scherno e urla che incitavano alla “vergogna” quando Fraccaro (ministro per i rapporti con il Parlamento) ha annunciato la fiducia al decreto. I dem hanno indossato in aula delle magliette bianche con la scritta: “Non sprechiamo l’umanità”. Dalle file dei 5 stelle e della Lega, invece, giunge un applauso di scherno in ritorno ai renziani. Assenti i senatori pentastellati Virginia La Mura, Matteo Mantero, Michela Montevecchi, Lello Ciampolillo, Elena Fattori. Infine, per la Lega assenti Umberto Bossi e Massimo Candura.

Le reazioni

Da Facebook il ministro degli Interni Matteo Salvini annuncia: “Decreto Sicurezza bis, più poteri alle forze dell’ordine, più controlli ai confini, più uomini per arrestare mafiosi e camorristi, è legge. Ringrazio voi, gli Italiani e la Beata Vergine Maria”.


Protesta, invece, da Nicola Zingaretti, segretario del Pd: “Il decreto Salvini è passato, l’Italia è più insicura. Grazie agli schiavi 5 stelle la situazione nelle città e nei quartieri rimarrà la stessa, anzi peggiorerà. Il crimine ringrazia, le persone sono sempre sole e le paure aumentano. Salvini ci campa”.

Decreto Sicurezza bis, cosa prevede

Il provvedimento si compone di 18 articoli divisi in due sezioni. Nella prima parte sono enunciate le norme relative all’immigrazione; mentre nella seconda parte sono previste misure relative all’ordine pubblico. Analizziamo nel dettaglio alcuni degli articoli più importanti del decreto Sicurezza bis.

Immigrazione e migranti

Con il decreto Sicurezza bis si limita l’accesso delle navi sul territorio italiano. Infatti, il ministro degli Interni (con l’intervento del ministro dei Trasporti e della Difesa) “può limitare o vietare l’ingresso il transito o la sosta di navi nel mare territoriale” ma solo per motivi di sicurezza. Inoltre, è possibile porre dei paletti all’ingresso delle navi nel momento in cui si presume una violazione del testo unico sull’immigrazione o sia stato compiuto il reato di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

Infine, sono state introdotte nuove maxi-multe per le navi ong: si va da un minimo di 150 mila euro fino a un milione. La sanzione si applica al comandante della nave “in caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane”. In aggiunta a ciò è previsto il sequestro del mezzo. I fondi stanziati per le politiche di rimpatrio ammontano a 500 mila euro per il 2019, un milione di euro per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021.

Manifestazioni e ordine pubblico

Il decreto Sicurezza bis affronta anche la questione dell’ordine pubblico: in particolare vengono sanzionati coloro che utilizzano, nel corso delle manifestazioni in luoghi aperti al pubblico, “razzi, fuochi artificiali, petardi od oggetti simili, nonché facendo ricorso a mazze, bastoni o altri oggetti contundenti o comunque atti ad offendere”. Inoltre, saranno introdotti ulteriori provvedimenti “qualora i reati siano commessi nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico”. Infine, è previsto il Daspo Rafforzato nelle manifestazioni sportive per coloro che:

  • “siano denunciati per aver preso parte attiva a episodi di violenza su persone o cose in occasione o a causa di manifestazioni sportive, o che nelle medesime circostanze abbiano incitato, inneggiato o indotto alla violenza”.
  • “risultino avere tenuto, anche all’estero, sia singolarmente che in gruppo, una condotta finalizzata alla partecipazione attiva a episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione”.
  • “risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti”.