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Conte bis, Napolitano assente per motivi di salute: "Avrei votato la fiducia"

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L'ex presidente della Repubblica, assente in Senato per motivi di salute, ha espresso il proprio sostegno al Conte bis.

Se tra i voti a favore della fiducia in Senato al governo Conte bis non si conta quello di Giorgio Napolitano, è solo perché l’ex capo dello Stato è stato costretto ad assentarsi per motivi di salute. In una nota, il predecessore di Sergio Mattarella ha però sottolineato che, se fosse stato presente, avrebbe dato il proprio sostegno all’esecutivo giallorosso.

Napolitano, fiducia al Conte bis

L’ex presidente della Repubblica siede in Parlamento in qualità di senatore a vita. Giorgio Napolitano ha dichiarato che, se la malattia non lo avesse tenuto lontano da Palazzo Madama, avrebbe espresso voto favorevole alla fiducia al Conte bis, così come le colleghe Elena Cattaneo e Liliana Segre (che ha trascorso in Aula il giorno del suo 89esimo compleanno). L’ex capo dello Stato non ha nascosto le “oggettive difficoltà” e le “necessità di meglio definire convergenze politiche e programmatiche e la loro tenuta nel tempo”. Ma bisogna ricordare che il Conte bis nasce “in un momento difficile, con il compito indifferibile di predisporre la legge di bilancio per il 2020 e adottare le misure economiche e sociali di cui l’Italia ha bisogno”.

Tra gli obiettivi del governo giallorosso, continua Napolitano, deve rientrare anche il “consolidamento del ruolo dell’Italia sulla scena mondiale. È la premessa necessaria per la crescita economica e lo sviluppo sociale”. L’ex capo dello Stato ha sottolineato “l’importanza delle dichiarazioni sulla politica internazionale e sul ribadito impegno dell’Italia nell’Unione Europea, pur in presenza di legittime richieste di riforme”.

I voti dei senatori a vita

“Vorrei che questo governo nascesse non solo dalle legittime valutazioni di convenienza politica, ma dalla consapevolezza di uno scampato pericolo“, ha commentato Liliana Segre spiegando il motivo del suo sostegno al Conte bis. “Mi attendo che operi per ripristinare un terreno di valori condivisi, fatto di difesa della democrazia e principi di solidarietà previsti dalla nostra Costituzione”. La Segre, sopravvissuta alla Shoah, ha più volte espresso perplessità nei confronti dei toni discriminatori utilizzati da alcuni esponenti del governo gialloverde.

Ha votato sì alla fiducia al Conte bis anche l’ex premier Mario Monti, pur con alcune riserve: “Di volta in volta valuterò quella che potrà essere la mia opinione. C’è in lei, signor presidente, un riposizionamento sincero in materia di Europa e di economia?”.