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Vito Comencini: "Questo Presidente della Repubblica mi fa schifo"

Vito Comencini

Dal palco dell’Assemblea dei giovani della Lega, il deputato Vito Comencini ha attaccato Sergio Mattarella

Si attendono circa 80 mila persone al grande raduno di Pontida della Lega, che avrà luogo domenica 15 settembre 2019. Intanto, nella giornata di sabato 14 settembre 2019, ha avuto luogo il raduno della Lega giovani, in occasione del quale il deputato Vito Comencini ha attaccato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Comencini attacca Mattarella

Dal palco dell’Assemblea dei giovani della Lega, il deputato Vito Comencini ha dichiarato: “Posso dirlo? Questo Presidente della Repubblica mi fa schifo, mi fa schifo chi non tiene conto del voto del 34% degli italiani“. Per poi aggiungere: “Certo anche Pertini baciò la bara di Tito, quello che ha fatto le foibe“.

Parole, quelle del deputato della Lega Vito Comencini che hanno fatto in poco tempo il giro del web, suscitando delle vere e proprie polemiche. Tra queste, le dichiarazioni di Filippo Sensi, deputato del Pd, che a tal proposito ha affermato: “Mi auguro che il deputato Comencini rinunci ai suoi privilegi e risponda degli insulti rivolti al Capo dello Stato. Così come chiedo a Salvini e alla Lega di prendere immediatamente le distanze dalle sue parole a Pontida. Una cosa è il giudizio politico, un’altra questa vergogna“.

Le parole di Matteo Salvini

Dal suo canto Matteo Salvini non mostra alcuna intenzione di arrendersi e rivolgendosi alle Ong ha affermato: “Ora che i porti sono aperti, care Ong, godeteveli questi porti, perché noi al governo ci torniamo e torneremo a difendere i confini come si fa in un paese normale“. Accompagnato dal coro dei giovani “Chi non salta comunista è”, Matteo Salvini ha anche affermato che Renzi, Zingaretti, Franceschini e Boschi non possono usare la parola comunista “perché i comunisti di un volta erano persone serie, Berlinguer si rivolterebbe nella tomba, questi non sono comunisti, sono poltronari“.

Tra gli altri argomenti trattati da Matteo Salvini, vi è anche il delicato tema della legge elettorale. In occasione dell’assemblea degli amministratori locali del Carroccio, infatti, Matteo Salvini ha dichiarato che al nostro Paese serve un sistema completamente maggioritario. La proposta è quindi di fare un referendum abrogativo proposto da cinque regioni entro la fine di settembre. “Se cinque regioni, a maggioranza assoluta, chiedono un referendum, questo verrebbe poi sottoposto a 60 milioni di italiani“.

In Italia, ha quindi voluto sottolineare, serve “una legge elettorale all’inglese, dove vengono eletti in collegi quelli che vanno in Parlamento ed eleggono il governo“. Per poi aggiungere: “Facciamo l’esatto contrario di quello che stanno preparando a Roma: una legge maggioritaria come per i sindaci, chi ha un voto in più governa“.