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Nuovo partito di Renzi, parla Bersani: "Vada dove lo porta il cuore"

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Parlando del nuovo partito di Matteo Renzi, l'ex segretario del Pd Bersani ha definito le formazioni politiche personali come delle scorciatoie.

Nella giornata in cui Matteo Renzi ha presentato il suo nuovo partito arriva l’opinione del suo predecessore alla segreteria del Pd. Interrogato dai giornalisti Pier Luigi Bersani esprime forti critiche non solo alla scelta odierna dell’ex sindaco di Firenze, ma anche alla cosiddetta stagione politica del renzismo, che a suo dire avrebbe provocato l’emersione della destra sovranista nel nostro Paese. Parlando di Renzi, Bersani ha cosi affermato: “Faccia come crede vada dove lo porta il cuore, non credo che sia questo il problema”.

Bersani sul nuovo partito di Renzi

A chi gli domandava se con l’uscita di Matteo Renzi dal Pd potessero nascere nuovi spazi per un rientro della componente di Liberi e Uguali, Bersani ha risposto: “Spazi per me? Ma ragazzi voi pensate che il problema sian le porte girevoli nel Pd? Ma come vi viene in mente una cosa del genere? Pensate che noi siamo andati via perché Renzi era antipatico? Noi abbiamo posto un problema politico che è ancora molto aperto. Noi avevamo detto che col renzismo si apre un varco nel popolo in cui può entrarci una destra aggressiva, ed è successo, e adesso siamo di fronte a questo. E per affrontare questo non basta fare le porte girevoli nel Pd, ci vuole una cosa nuova che raccolga le forze sparse, sperse e vaste di una sinistra nuova”.

Parlando invece di come si potrebbe riformare la sinistra italiana, l’ex segretario del Pd ha dichiarato: “È il momento di aprire una fase creativa, per un appello largo. Io sono veramente sconcertato che mi si chieda se entro nel Pd o non entro nel Pd. Ma vogliamo ridurre il dibattito a questo? Il problema è che c’è una destra che non c’era, e se c’è questa destra è perché si è lasciato un varco tagliando le radici con gran parte di un popolo di sinistra e di centrosinistra. Questo è l’esito e quindi adesso bisogna mettere mano a questo problema che rimane”.

Il no ai partiti personali

Nel concludere le domande con i giornalisti, Bersani esprime la sua opinione negativa nei confronti dei partiti personali in riferimento al nuovo movimento di Renzi: “Anche se sono fuori vi dico che ci vuole un po’ di rispetto per il Pd. Perché stiamo parlando comunque di un partito che è stato il frutto di una grande stagione, quella dell’Ulivo, che ha messo in condizione di vincere due volte con Prodi e una volta anch’io anche se nessuno se lo ricorda. Dopodiché è un problema mio, vostro e di tutti, ma qui dobbiamo avere dei partiti personali in un paese come questo? O dobbiamo avere dei collettivi? Questa è una domanda nobile, quindi è faticoso avere dei partiti collettivi ma i partiti personali sono una scorciatoia che ti porta a sbattere contro il muro. Questa è la mia convinzione quindi rispetto per il Pd”.