Antonella Ferrari Lo strappo di Renzi pare aver agitato nuovamente le acque a Palazzo Chigi dopo la formazione dell’esecutivo giallorosso. Nonostante la telefonata, avvenuta prima dell’annuncio ufficiale, in cui Renzi garantiva massimo appoggio al governo, Conte sembra non essere del tutto tranquillo e avrebbe mostrato le sue perplessità sul metodo con il quale è stata affrontata la scissione: “Se portata a compimento prima della nascita del nuovo esecutivo, questa operazione avrebbe assicurato un percorso più lineare” hanno fatto sapere fonti di Palazzo Chigi.
Renzi esce dal Pd, la reazione di Conte
L’addio di Matteo Renzi al Partito Democratico non è affatto piaciuto all’esecutivo e in particolare al premier Conte. Quest’ultimo infatti si ritrova ora a dover fare i conti con un’altra forza politica, mai consultata nei giorni precedenti la formazione del governo. A parole Renzi ha assicurato massimo appoggio al governo, ma bisognerà attendere i fatti per avere un quadro chiaro della situazione. “Teniamoci stretto il Pd” ha commentato Paolo Gentiloni, mentre il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, si è detto contrario alla scissione definendolo “un errore enorme“.
Conte incontra Sergio Mattarella
Nei concitati giorni che scandiscono la scissione tra Pd e Matteo Renzi, Giuseppe Conte è salito al Colle e ha incontrato il Presidente della Repubblica. In molti pensano si sia trattato di un colloquio volto proprio a chiarire alcune perplessità su Matteo Renzi, ma fonti vicine al Quirinale smentisco e affermano che si è trattato di un incontro “di routine” già programmato da diverso tempo. Ciò che emerge, comunque, è una poca serenità del Presidente del Consiglio a seguito dell’uscita di Matteo Renzi dalle fila del Pd.
