> > Regionali Umbria, presunto conflitto di interessi per candidato Pd-M5S

Regionali Umbria, presunto conflitto di interessi per candidato Pd-M5S

regionali Umbria

Nelle società di Vincenzo Bianconi, candidato Pd-M5S, sarebbe finito più dell’80% dei fondi per la ricostruzione successiva al terremoto di Norcia

Gli ultimi sondaggi prefigurano un testa a testa tra Vincenzo Bianconi, candidato Pd-M5S, e l’avversaria rappresentate del centrodestra, Donatella Tesei. Ed è proprio la Tesei, secondo i pronostici degli stessi elettori umbri, a essere maggiormente avvantaggiata. A poco più di due settimane dal voto, resta alto il tasso di indecisione, attestandosi al 34%. Intanto crescono dubbi e perplessità su Bianconi, noto per la sua attività imprenditoriale e per essere a capo di un gruppo di aziende attive nel settore turistico. Regionali Umbria: cresce la tensione per il presunto conflitto di interessi che vedrebbe coinvolto il candidato giallo-rosso. In base ai dati diffusi dal comune cittadino, il gruppo alberghiero della famiglia Bianconi si sarebbe servito di fondi pubblici destinati a Norcia.

Regionali Umbria, dubbi su Bianconi

Le società di Vincenzo Bianconi avrebbero usufruito dell’oltre 80% dei fondi destinati alla ricostruzione post terremoto di Norcia. I fondi pubblici usati per la ristrutturazione dei suoi alberghi ammonterebbero a 6 milion. Altri due milioni e mezzo sarebbero stati erogati in cambio dei servizi mensa nei moduli abitativi. Non mancherebbe neppure il trasporto scolastico. Le aziende che fanno a capo all’imprenditore Bianconi, inoltre, sembra abbiano ricevuto più dell’80% dei soldi transitati nella città di San Benedetto per le attività ricettive e raccolti per le devastazioni del terremoto.

A rendere note tali informazioni è stato lo stesso sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, esponente di Forza Italia.

Su 27 attività ricettive non distrutte dal sisma del 2016, solo tre hotel hanno chiesto e ottenuto i permessi. Secondo quanto si apprende da fonti cittadine, tra queste tre strutture solo due possiedono già i decreti dell’ufficio speciale, con i fondi in denaro definiti. A fare scandalo è il fatto che le attività in questione appartengano al gruppo Bianconi.

Solo poche settimane fa, intorno alla fine del mese di settembre, Bianconi aveva spiegato che per ragioni di “correttezza, trasparenza e integrità morale” avrebbe svestito i panni di presidente della Federalberghi umbra, si sarebbe sospeso dalla Confcommercio e “anche da presidente dell’associazione del biodistretto di Norcia”. Alle sue parole fanno eco quelle di Paolo Silveri, ex segretario del Pd provinciale di Terni, il quale ha spiegato che “per eliminare del tutto le cause di conflitto dovrebbe rinunciare ai fondi”.