> > Salvini: "Il governo ha mani sporche di sangue". Conte: "Stupidaggini"

Salvini: "Il governo ha mani sporche di sangue". Conte: "Stupidaggini"

conte salvini

Conte attacca Salvini dopo l'affondo ricevuto sull'immigrazione: le sue parole sono inaccettabili, il tema è molto delicato.

Le tensioni nella politica sono evidenti: se da un lato Conte avverte Salvini e M5s, dall’altro prosegue lo scontro a ferro e fuoco tra i due Mattei, Renzi e Salvini. Il leader leghista ha appena concluso la manifestazione in piazza a Roma, nella quale ha attaccato duramente il governo giallo rosso. Luigi Di Maio, invece, è alla ricerca di uno “spazio vitale” e di una certa autonomia, tanto da richiamare vertici con ministri specifici. Ma il premier punta sul lavoro di squadra, avvisando che chi “fa il gradasso” uscirà dalla maggioranza. In tutto ciò Matteo Salvini e Matteo Renzi puntano a raccogliere i grillini delusi sotto al loro partito. Lo scenario che si delinea è incerto. In serata Conte ha invitato le forze politiche a fare squadra: “chi non la pensa così è fuori dal governo” ha strigliato.

Conte avverte Salvini e M5s

Il premier Giuseppe Conte ha ribadito su Salvini: “Dice solo stupidaggini”. Il riferimento era a una dichiarazione del leader leghista nella quale spiegava che l’attuale governo giallorosso “ha le mani sporche di sangue” sull’immigrazione. Secondo il premier, però, “le parole di Salvini sono inaccettabili”, il leghista “stia zitto e non dica stupidaggini”. Ma lo scontro prosegue anche con M5s: “È il partito che gridava onestà, onestà, avanti con il piano anti-evasione” ha dichiarato. “La manovra è stata approvata, salvo intese tecniche, non torna in Consiglio dei ministri” ha poi concluso il premier.

Stretta sulla maggioranza

Venerdì scorso da M5s erano stati definiti alcuni punti della Manovra da discutere nuovamente e modificare: il vertice di oggi potrebbe far cambiare idea al premier Giuseppe Conte. Tuttavia, resta alta la tensione tra tutte le forze politiche. Maria Elena Boschi ha approfittato delle festa alla Leopolda 10 per attaccare il Pd definendolo il “partito delle tasse”. Di Maio, invece, si è rivolto alla difesa delle partite Iva: “Noi siamo la voce di quel popolo silenzioso che si sveglia la mattina e va a faticare pagando regolarmente le tasse – ha scritto sul Blog delle Stelle – di quel popolo che va ad alzare la saracinesca della piccola bottega di quartiere e ritorna a casa la sera”. Nonostante gli evidenti impatti con Conte, però, i grillini scrivono sul blog: “Massima fiducia e stima nel premier”.