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Rai, cda spaccato per la puntata di Report su Moscopoli

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Rai, Moscopoli spacca il cda. La puntata andata in onda su Report fa scattare i consiglieri di Lega e Fdi: "La puntata viola la par condicio".

Moscopoli, l’inchiesta di Report spacca il cda Rai. Secondo i consiglieri di Lega e Fratelli d’Italia il programma: “Viola le norme sulla par condicio“. Di tutt’altro avviso la consigliera Pd e il rappresentante del dipendenti, che rivendicano l’articolo 21.

Rai, cda spaccato su Report

Un’inchiesta che inchioda quella di Report. La puntata dedicata a Moscopoli andata in onda lunedì 21 ottobre ha alzato un polverone d’indignazione riaprendo le porte della vicenda, affossata nelle sabbie del Papete Beach allo scoccare della crisi di governo annunciata da Salvini. Un’indagine tutt’ora in corso e che vuole far luce su un presunto finanziamento russo alla Lega di Salvini, dove Report – ha annunciato – fornirà nuove rivelazione sui rapporti tra il Cremlino e Lega nella prossima puntata di lunedì 28 ottobre. Ma la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci ha spaccato il cda Rai, finendo sul tavolo di discussione dell’ente televisivo riunitosi oggi, mercoledì 23 ottobre, a Roma. Il consiglio d’amministrazione vede da un lato i due consiglieri in quota Lega e Fratelli d’Italia, rispettivamente Igor De Biasio e Gianpaolo Rossi, che hanno accusato il programma di “Violare la par condicio”, in riferimento alle prossime elezioni regionali in Umbria previste per domenica 27 ottobre. Attaccato anche il programma, sempre dalle spalle della Lega, con De Biasio che critica il contenuto della trasmissione.

La risposta del Pd

Di tutt’altra idea la consigliera Rita Borioni, Pd, e Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti, che dall’altra parte del tavolo si sono appellati all’articolo 21 della Costituzione, difendendo il diritto d’inchiesta. Intervenuto anche Emanuele Fiano, deputato Democratico: “Sembra che i membri di destra del cda Rai, invece di preoccuparsi del baratro degli ascolti in alcuni programmi ideati e lanciati nel corso della stagione sovranista, ancora viva nel servizio pubblico, perdano tempo a censurare l’informazione di Report che ha semplicemente divulgato i pericolosi intrecci di affari intorno a Salvini e ad un disegno inquietante che puntava a colpire la collocazione dell’Italia nell’Alleanza Atlantica e nell’Unione europea. Fatti di cui Salvini ancora non ha fornito risposte in Parlamento e per i quali abbiamo presentato interrogazioni parlamentari. Salvini la smetta di scappare, giù le mani da Report”.