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Sardine a Pescara: striscione contro Salvini

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"Lega Salvini e lascialo legato": è polemica sullo striscione comparso al raduno delle sardine a Pescara.

Nonostante stiano raccogliendo larghissimi consensi in ogni città che decidono di invadere, le sardine hanno scatenato la polemica dopo il flash mob di domenica sera a Pescara. In molti hanno infatti criticato il clima di odio contro l’ex leader del Carroccio espresso attraverso uno striscione apparso tra la folla. Lo slogan era: “Lega Salvini e lascialo legato” ed era corredato dall’immagine di un uomo impiccato, che nell’immaginario dei manifestanti era ovviamente l’ex ministro Salvini.

Sardine a Pescara: la polemica

Che non siano i buonisti che si dipingono? È questa la domanda che in molti si stanno ponendo dopo gli striscioni apparsi in piazza a Pescara. Dopo la prima grande manifestazione a Bologna, infatti, sono numerose le città che si sono volute aggregare organizzando flash mob di piazza e ieri è stato proprio il turno del capoluogo abruzzese. “La gente ha voglia di combattere Salvini e i suoi discorsi pieni di odio. Prima si rispondeva sui social, ora si scende tutti in piazza. Questo è un ottimo segnale“. “Vogliamo dire – hanno proseguito – che il nostro Paese può avere meglio di Salvini partendo da un sentimento di umanità chiamato buonismo“. Proprio su quest’ultima frase si sono però scatenate le polemiche.

Lo striscione contro Salvini

Sono molti coloro che hanno commentato con tono polemico le parole della sardine, che hanno definito “buonista” lo spirito con cui si muovo e manifestano di piazza in piazza. I contestatori, infatti, dicono di voler combattere il “clima di odio” dilagante, ma lo striscione apparso in piazza a Pescara è sembrato volerlo alimentare.