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Sardine a Venezia e Bergamo: il maltempo minaccia le manifestazioni

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Nella serata del 13 dicembre, il maltempo ha caratterizzato le manifestazioni delle sardine riunitesi a Bergamo e a Venezia contro Matteo Salvini.

Ritorna il popolo delle sardine, che nella serata del 13 dicembre era atteso nella città di Venezia e Bergamo per manifestare contro il populismo e contro Matteo Salvini. Centinaia di persone si sono riunite nelle piazze delle rispettive città nonostante il freddo ed il maltempo che nel caso del raduno di Venezia ha costretto molti partecipanti a rimanere a casa. Al momento però, l’attenzione va tutta per il raduno di sabato 14 atteso in piazza San Giovanni a Roma.

Sardine a Venezia e Bergamo

Nella città lagunare le sardine si sono ritrovate davanti alla stazione di Santa Lucia, ma purtroppo la pioggia battente delle ultime ore ed il rischio di una nuova acqua alta ha fatto desistere in molti a partecipare all’evento, che ha comunque visto la presenza di centinaia di persone. Sotto le note dell’ormai consuetudinaria “Bella ciao” sono stati ricordati i principi fondanti del movimento: vale a dire il rispetto per la Costituzione ed il rifiuto di una politica aggressiva, urlata e senza rispetto per il prossimo.

L’incontro di Bergamo si è invece svolto di fronte alla chiesa dei Santi Bartolomeo e Stefano davanti a migliaia di persone che, come era stato richiesto nella pagina ufficiale dell’evento, si sono presentate con una sciarpa e un libro in mano. La scelta di organizzare il raduno delle sardine bergamasche proprio il 13 dicembre (giorno di Santa Lucia) ha inoltre una valenza evocativa, dato che nella città lombarda il culto della santa è particolarmente sentito nonché legato alla tradizione per cui è lei a portare i doni ai bambini proprio il 13 dicembre.

Le parole degli organizzatori

È proprio sul palco della città orobica che hanno successivamente preso la parola alcuni degli organizzatori dell’evento Tra questi il 25enne Stefano Crippa ha raccontato la genesi della sezione bergamasca delle sardine: “Dopo aver visto Bologna, abbiamo pensato fosse giusto dare spazio pure alla nostra città. Siamo aperti a tutti, ma per ora non voglio entrare in discorsi politici. Siamo undici organizzatori, ci troviamo al Polaresco e siamo in stretto contatto con i bolognesi”.