> > Salvini e Borgonzoni contro Bonaccini: la scarsa affluenza a Piacenza

Salvini e Borgonzoni contro Bonaccini: la scarsa affluenza a Piacenza

Salvini e Borgonzoni contro Bonaccini

Salvini e Borgonzoni contro Bonaccini per la scarsissima affluenza del Pd a Piacenza. Un video girato sui social ha scatenato l'ironia di molti

La tornata elettorale in Emilia Romagna del gennaio di 2020 per molti porterà a un risultato storico, segnando la fine del dominio di sinistra in una regione che è da sempre “roccaforte rossa”. Secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Tecnè, Lucia Borgonzoni avrà la meglio su Stefano Bonaccini, attuale presidente della Regione. Il candidato del centrosinistra, secondo i dati riportati da Libero, rimane in vantaggio, attestandosi al 45%. Tuttavia, la leghista fedelissima di Matteo Salvini è sempre più vicina, con il 44% delle preferenze. A distanza di un mese dal tanto atteso voto, si prevede un vero e proprio testa a testa, che probabilmente garantirà la vittoria solo per una manciata di voti. Intanto sui social Salvini e Borgonzoni contro Bonaccini hanno pubblicato un video che lo immortala a Piacenza davanti a una platea estremamente esigua: è la fine del Pd? Così si interrogano molti elettori.

Salvini e Borgonzoni contro Bonaccini

“Un bagno di folla al comizio di Bonaccini”, “Non spingete”: così diversi utenti ironizzano sui social. Il video, condiviso anche da Salvini e Borgonzoni, ha fatto il giro del web. Le immagini, accompagnate dalla canzone “Quattro amici al bar” di Gino Paoli, mostrano Bonaccini a Piacenza che parla davanti a una folla poco numerosa di elettori.”In 9 regioni la Lega ha stravinto”, dice Bonaccini. E ancora: “Fino a qualche mese fa mi dicevano di fare le valige e non candidarmi neppure”. Eppure lui si dice soddisfatto e orgoglioso, pronto e determinato a mettersi in gioco e governare la Regione per il bene dei suoi cittadini. Ma la scarsa affluenza, a cui si unisce la dimenticanza del simbolo del Pd, sfiduciano anche gli animi più positivi. Al contrario, cresce la speranza della Lega.