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Gallerie a rischio crolli: per il Ministero sono almeno 200

Gallerie a rischio

Sono 200 le gallerie a rischio. È l'allarme del Ministero delle Infrastrutture: nel dossier tutte le strutture senza i requisiti minimi di sicurezza.

Sono tantissime le gallerie a rischio sull’intera rete autostradale italiana. Il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, che opera per conto del Ministero delle Infrastrutture, ha elaborato un dossier. Il documento è stato inviato agli organi competenti: la situazione è allarmante.

Gallerie a rischio crolli: 200 in Italia

Sono ben 200 le gallerie a rischio crolli lungo il tratto autostradale del nostro Paese. 105 di queste si trovano sulla rete in concessione ad Autostrade per l’Italia e altre 90 appartengono a diverse società. Ben due mesi prima del crollo della galleria Bertè sulla A26, si evidenziava una situazione pericolosa. Il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, un organo tecnico in seno al Ministero delle Infrastrutture, aveva elaborato un documento che segnalava una gestione atroce da parte di Aspi e delle altre imprese competenti.

Il dossier si trovava tra la documentazione che la Procura di Genova ha sequestrato, dopo aver aperto un’inchiesta a seguito della tragedia sfiorata a fine dicembre: sono precipitate due tonnellate di detriti che fortunatamente non hanno colpito le auto in transito.

Gallerie a rischio

I tecnici del Dicastero hanno inviato il documento alla direzione degli organi competenti: Mit, Aspi, ai Vigili del Fuoco e a tutti i Provveditorati dell’Opere pubbliche.

Il dossier del Ministero delle Infrastrutture: i tunnel a rischio

Moltissime delle strutture segnalate nel dossier del Ministero delle Infrastrutture, non sarebbero a norma rispetto alla direttiva europea 54 del 2004 sui requisiti minimi di sicurezza. Questo significa che quei tunnel di oltre 500 metri presenti sulle nostre autostrade, sono a rischio di incidenti o crolli. Queste imponenti strutture sono prive di impermeabilizzazione e soggette a infiltrazioni di acqua. Sono anche sprovviste di sistemi di sicurezza, di corsie di emergenza e vie di fuga. Mancano inoltre videosorveglianza, sensori di rilevamento fumi e sistemi di allarme antincendi. Non vi sono nemmeno luci di guida in caso di evacuazioni.

Le maggiori gallerie a rischio

Il fatto che centinaia di gallerie non siano a norma è risaputo e lo era anche prima dell’ultimo crollo segnalato. Delle 105 infrastrutture a rischio gestite da Autostrade per l’Italia, una decina si trovano tra Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna. Sulla nota A26 vi sarebbero la Turchino e la Mottarone. Sulla A10, vicina al Ponte di Genova, la Coronata. Lungo la A12 ci sono la Veilino, la Monte Sperone e la Maddalena, mentre sulla A7 la Genova-Milano Serravalle, la Monreale e la Monte Galletto. A23: la Tarvisio e A14 la Pedaso. E, purtroppo, l’elenco è ancora lungo.