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Pensioni, proposta Quota 102: 64 anni e 38 di contributi

pensioni quota 102

Tra le varie proposte per il sistema pensioniostico il presidente di Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla, espone la sua idea: quota 102.

Le proposte per le nuove pensioni sono molto differenti tra loro. A Quota 100 potrebbe affiancarsi anche l’ipotesi di Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali, in passato sottosegretario al Lavoro ed esperto previdenziale della Lega. Brambilla suggerisce una sorta di Quota 102, ovvero un’uscita dal mondo del lavoro con almeno 64 anni di età e 38 di contributi. In questo caso la pensione verrebbe calcolata con il sistema contributivo.

Quota 102 non sarebbe una decurtazione esplicita ma scaturirebbe dall’applicazione del calcolo contributivo, la quale è diversa da persona a persona, legata agli anni e al tipo di lavoro del soggetto.

Pensioni quota 102

L’idea proposta da Alberto Brambilla però, non ha trovato grande apprezzamento tra i sindacati o al governo. Cgil, Cisl e Uil, infatti, giudicano l’età di 64 anni troppo alta. Inoltre, sempre secondo i sindacati, l’applicazione del contributivo sarebbe eccessivamente penalizzante. Per questo chiedono al governo di avviare formalmente un confronto per una discussione in merito.

Durante la giornata di venerdì 10 Gennaio 2020, l’esecutivo si è espresso, anche se in modo informale, attraverso fonti del ministero del Lavoro, le quali hanno ritenuto “inutile in questa fase dare numeri in libertà”. Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali nel Governo Conte II, prevede entro il mese di Gennaio 2020 la convocazione del tavolo con le parti sociali. E sempre entro la fine del mese di Gennaio, dovrebbero partire due commissioni di esperti incaricate di approfondire due temi importanti. Da un lato quello della separazione tra previdenza e assistenza; dall’altro quello che riguarda la gravosità delle varie attività professionali.