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Perché Luigi Di Marzio lascia il M5s e passa al Gruppo Misto?

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Di Marzio lascia M5s: il deputato aveva ricevuto attacchi per aver sottoscritto la richiesta di referendum della legge sul taglio dei parlamentari.

Luigi Di Marzio lascia il M5s per passare al Misto: la decisione è stata formalizzata in Aula in seguito ad alcuni insulti ricevuti dai colleghi. Il senatore grillino, infatti, aveva sottoscritto la richiesta di sottoporre a referendum confermativo la legge sul taglio dei parlamentari. La norma, secondo l’ex 5 stelle è stata votata “solo per disciplina”. Inoltre, l’effettivo risparmio di cui si è parlato si poteva ottenere “operando una semplice decurtazione degli emolumenti dei parlamentari, mantenendone invariato il numero”. La decisione di Di Marzio, però, ha una motivazione ulteriore.

Perché Di Marzio lascia M5s?

Il senatore grillino Luigi Di Marzio lascia M5s con una formalizzazione ufficiale in Aula. “Di fronte a un’epurazione di fatto, della quale non posso che dover prendere atto – ha detto l’ex pentastellato -, ancorché con il rammarico di separarmi da colleghi integerrimi”. Di Marzio passa dunque al Gruppo Misto, una “formazione – dice – certamente inidonea a favorire qualsivoglia eventuale desiderio della reiterazione di un’esperienza rivelatasi finora deludente“.

Tra le motivazioni, non solo le polemiche nate dalla sua richiesta di sottoporre a referendum la legge sul taglio dei parlamentari; ma anche le voci che correvano su di lui rispetto ai rimborsi. Infatti, Di Marzio è stato “infondatamente additato quale responsabile di non aver effettuato alcun versamento da oltre un anno”. Rispetto alla richiesta di referendum, invece, “ho ritenuto che non mi fosse consentito sottrarmi all’obbligo di lasciare la parola definitiva ai cittadini elettori”. Questo suo gesto, però, “si è trasformato in motivo di stigma” e lo ha portato a lasciare il Movimento. Di Marzio è stato lasciato di fronte a critiche e insulti senza “alcuna presa di posizione ufficiale in difesa di un essenziale principio democratico”.

Infine, conclude l’ex pentastellato, “per fugare qualsiasi dubbio in merito, formalizzo in questa sede la mia decisione di aderire al Gruppo Misto“.