Continuano le minacce di sfiducia all’esecutivo, che rischiano di far crollare la maggioranza. Da Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, arriva un messaggio chiaro: “Se proseguono con lodo Conte, proporremo la sfiducia a Bonafede”. Contro i renziani è intervenuto Nicola Zingaretti. Sulla prescrizione e le minacce di Italia Viva ha detto la sua anche Bonafede, il ministro della Giustizia.
Prescrizione, l’intervento di Bonafede
Nella serata di martedì 11 febbraio 2002, in commissione congiunta Affari Costituzionali e Bilancio alla Camera, Italia Viva ha votato con le opposizioni a favore di un emendamento di Riccardo Magi, esponente di +Europa, con l’obiettivo di sospendere fino al 2023 la riforma sulla prescrizione. Il resto della maggioranza, invece, ha espresso un voto a sfavore. L’emendamento è stato bocciato: 44 i no contro 42 sì. Da parte del governo parere contrario anche al lodo Annibali, l’emendamento di Italia Viva al Milleproroghe. I renziani mirano a posticipare di un anno l’entrata in vigore della riforma sulla prescrizione. Il voto sul lodo Annibali passa a mercoledì 12 febbraio. Dal Pd non sono mancate le critiche: “Siamo basiti, c’è poco da esultare dalle parti di Italia Viva. Se per ancora altri mesi sarà in vigore la legge Bonafede sulla prescrizione è solo merito loro, visto che si sono opposti alle modifiche della norma. Una vittoria di Pirro”, ha commentato Stefano Vaccari.
Non si è fatto attendere neppure l’intervento di Alfonso Bonafede: “Le minacce di Italia Viva su una mozione di sfiducia contro di me? Sto lavorando, non offro la sponda a chi alza i toni. Vado avanti per la mia strada”.
Dopo un incontro all’Anac, ha dichiarato: “Sulla prescrizione non mi frega niente di mettere le bandierine e non mi importa della logica del cedimento. Ho messo un limite alla proposta della maggioranza perché l’obiettivo è garantire ai cittadini che lo Stato dia una risposta di giustizia certa e in tempi brevi. Lascio ad altri le loro logiche”. E ancora: “Legge ad hoc per il lodo Conte bis e futura conta in Consiglio dei ministri? Sul veicolo normativo stiamo facendo tutte le valutazioni, anche relative alle dinamiche e ai tempi parlamentari”.