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Coronavirus, Bepi Covre è morto: era conosciuto come il "leghista eretico"

Coronavirus Bepi Covre morto

Positivo al coronavirus, è morto l'ex parlamentare leghista Bepi Covre: la sua carriera politica era iniziata negli anni Ottanta.

Addio a Bepi Covre, ex sindaco di Oderzo (comune in provincia di Treviso) e parlamentare della Lega morto a 69 anni. Da tempo soffriva di alcune patologie e negli ultimi giorni era anche risultato positivo ai test per il coronavirus.

Coronavirus: Bepi Covre è morto

La sua carriera politica iniziò negli anni Ottanta tra le fila del Carroccio di cui si definì un membro eretico per non aver mai sposato le sue idee secessioniste. Nel 1993 iniziano poi i suoi due mandati da sindaco della sua cittadina a seguito dei quali, non potendo candidarsi per il terzo, si accontentò di essere eletto in consiglio comunale.

Quanto all’attività parlamentare, questa iniziò nel 1996 quando venne nominato deputato alla Camera per la Lega Nord. Dopo cinque anni, nonostante secondo molti avesse buone possibilità di essere rieletto, decise di non ricandidarsi. In quegli anni poi, insieme a Giancarlo Gentilini e al giornalista Giorgio Lago, è stato fra gli ideatori del Movimento dei sindaci.

Tantissimi i messaggi di cordoglio alla notizia della sua morte, in primis quello di Luca Zaia che l’ha definito un amico e un pezzo di storia. “L’ho sentito l’ultima volta settimana scorsa, mi mancherà molto il suo pensiero ma anche il suo modo di intendere l’amministrazione. Tutti gli dobbiamo qualcosa ed essere grati“, ha continuato il Presidente di Regione Veneto.Tra i veneti che hanno commentato il suo post c’è poi chi l’ha ricordato come un uomo che ha dato molto al suo territorio, “lungimirante, intelligente, sempre pronto nell’aiuto verso gli altri“.