> > Jole Santelli: "Mi spiace per Conte, ma noi siamo pronti alla riapertura"

Jole Santelli: "Mi spiace per Conte, ma noi siamo pronti alla riapertura"

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Dopo le critiche di Conte sulla riapertura della Calabria, Jole Santelli ha fatto giungere la sua replica.

Dopo aver firmato l’ordinanza con cui ha dato il via in Calabria alla riapertura di bar e ristoranti con consumazione all’aperto e aver, implicitamente, ricevuto critiche da Conte, Jole Santelli ha confermato la sua linea annunciando anche un passo in più, ovvero la chiusura dei confini della regione e il conseguente impedimento ai cittadini di altri territori di entrarvi.

Jole Santelli replica a Conte sulla riapertura

In un’intervista all’Huffington Post si è infatti detta dispiaciuta dei toni utilizzati del Premier che ha parlato di “iniziative improvvide di singoli enti locali” ma non disponibile a fare un passo indietro sulle nuove norme regionali. In merito al fatto che dopo la diffida l’ordinanza potrebbe essere impugnata al Tar ha affermato che “noi dei territori sentiamo di più le esigenze e le necessità della gente. Se solo ci ascoltassero di più sarebbero più tempestivi nelle decisioni“.

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Quanto invece alla polemica politica con i sindaci del Partito Democratico, ha dichiarato di non sentirsi isolata perché diverse tra le misure varate andavano nella loro stessa direzione. Ha quindi ribadito la chiusura dei confini, il blocco dei rientri e il contestuale risarcimento ai calabresi che ha definito attentissimi e ligi alle regole. La chiave è quella di chiudere la Calabria per poterla riaprire all’interno.

A chi le ha chiesto se il suo gesto sia stato una mossa contro il governo per metterlo in difficoltà ha negato questa eventualità affermando che il suo unico obiettivo è tentare di salvare il paese. Dato infatti che i contagi sono differenti da regione a regione, è giusto a suo dire che sui territori si applichino politiche differenti. Si è infine detta ottimista sul fatto che, anche con la riapertura dei locali, i contagi non riesplodano. Anche perché nella sua regione non ci sono mai stati focolai ma soltanto diffusione del virus di ritorno.