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Massimo Mantellini: "Chiudiamo i lombardi in Lombardia"

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Lo scrittore, facente parte anche della task force governativa, scatena le ire dei lombardi.

Lo scrittore Massimo Mantellini non fa nulla per nascondere la sua contrarietà sulla libera circolazione dei lombardi al di fuori della Regione Lombardia. E con un cinguettio su Twitter evidenzia tutta la sua contrarietà: “La dico piano: chiudiamo i lombardi in Lombardia. Almeno quest’estate”. Un messaggio che ha fatto scatenare accese polemiche, tanto più se si pensa che Mantellini è tra i componenti della task-force voluta dal Governo Conte per combattere l’odio in rete.

Un messaggio ‘discriminatorio’ in contrasto con quanto sostenuto dalla Carta Costituzionale in merito alla discriminazione territoriale e alla libera circolazione. La fase 3, infatti, ha ribadito che l’Italia è una ed unita, non suddivisa in ‘statarelli’ ed è per questo che tutti i cittadini regolari possono circolare senza alcun problema lungo lo stivale. Ma non è dello stesso avviso Massimo Mantellini.

Massimo Mantellini contro i lombardi

Sul caso è intervenuto anche Matteo Salvini. Il leader della Lega si è schierato apertamente contro lo scrittore evidenziando come a parlare sia un intellettuale: “Scelto dal Governo contro l’odio in rete. Ma vi rendete conto? Disgustoso”. Mantellini, di contro, ha subito rispedito al mittente le accuse circa il presunto odio razziale nei confronti dei lombardi: “Due cose interessanti – commenta Mantellini – mi pare escano dai commenti del mio tweet precedente. La prima è che mi pare ci sia moltissima tensione in giro. Più del solito. La seconda che esiste un riflesso automatico per cui se tu parli di salute molti rispondono parlando di soldi”.

E sul cinguettio dello scrittore anti-Lombardia è intervenuto anche l’assessore al bilancio della Giunta Fontana, Davide Caparini: “Ottima idea! Rilancio: insieme ai lombardi non facciamo più uscire dalla Lombardia anche i 56 miliardi delle loro tasse che generosamente contribuiscono alla ricchezza del Paese”.