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Doppia preferenza, Calderoli: "Maschio va con 4-5 donne per avere voti"

Calderoli doppia preferenza

Secondo Calderoli la doppia preferenza danneggerebbe le donne a causa della maggior infedeltà del genere maschile.

Nel corso della discussione in Senato sulla doppia preferenza di genere da applicare in Puglia alle elezioni regionali, Roberto Calderoli ha esposto una sua singolare teoria secondo cui la disposizione danneggerebbe il sesso femminile.

Calderoli sulla doppia preferenza

Il senatore in quota Lega ha supportato la sua tesi affermando che “il maschio è più infedele della donna e dunque si accoppia con 4-5 rappresentanti del gentilsesso“. Il risultato è che “si porta dietro i voti di quattro o cinque signore” e che le donne non vengono elette .

Tra l’imbarazzo della maggioranza e gli applausi dei colleghi di partito, il presidente di turno Ignazio La Russa ha provato a interrompere il suo ragionamento invitandolo alla conclusione: “Concluda senatore… perché vedo che si avventurava…“. Vedendo che Calderoli continuava con le sue argomentazioni non ha potuto far altro che stopparlo e ringraziarlo per l’intervento.

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Immediata la replica di Valeria Valente, esponente del Partito Democratico e relatrice del decreto sulla doppia preferenza di genere in Puglia. Definendo quanto affermato una battuta infelice, ha dichiarato che “dal legislatore mi aspetterei una stigmatizzazione di quel comportamento” e auspicato un cambiamento delle pratiche che a suo dire rendono difficile l’accesso alle donna alla vita professionale.

Alla fine il decreto legge che garantisce la parità di genere nelle consultazioni elettorali è stato approvato dal Senato e verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. I sì sono stati 149 e gli astenuti 98 mentre nessuno si è mostrato contrario. Il provvedimento si è reso necessario perché la Puglia non aveva adeguato la legge regionale alla normativa del 2016.