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Coronavirus, Speranza: “Discoteche e stadi restano chiusi”

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Le norme anti-covid sulla chiusura di discoteche, stadi resterà in vigore fino al 7 ottobre. Lo ha annunciato il ministro della salute Speranza.

Le discoteche, gli stadi e le sale da ballo in Italia non riapriranno. Lo ha dichiarato il ministro della salute Roberto Speranza lunedì 7 settembre a Pisa in occasione di un’iniziativa elettorale. Le norme anti-covid entrate in vigore il giorno 16 agosto saranno prorogate fino al prossimo 7 ottobre. Tra le molte proroghe, ci saranno però alcune piccole novità come ad esempio l’introduzione dell’autocertificazione per chi proviene da Paesi off-limits e destinata a chi risiederà insieme a persone con cui si è instaurata una “stabile relazione affettiva”. Oltre all’autocertificazione sarà obbligatoria una quarantena di 14 giorni.

Coronavirus, Speranza: chiuse le discoteche

“Il governo nazionale non ha mai riaperto le discoteche, lo hanno fatto alcune Regioni che ne avevano la facoltà ma noi siamo intervenuti per richiuderle. E il Dpcm firmato oggi proroga tutte queste misure che erano già in vigore: sono e restano chiusi quindi sia le discoteche che gli stadi”. Lo ha annunciato il ministro della salute Roberto Speranza a proposito della chiusura delle discoteche disposta lo scorso mese in seguito al boom di contagi di persone che erano rientrati dalle vacanze.

Il ministro Speranza ha poi proseguito parlando di come tutte le disposizioni in materia siano state semplicemente confermate e prorogate fino al prossimo 7 ottobre. Oltre all’autocertificazione obbligatoria e alla quarantena di 14 giorni per chi proviene dai cosiddetti Paesi off-limits, è stato confermato il tampone obbligatorio per chi rientra da Spagna, Malta, Croazia e Grecia. La quarantena è obbligatoria anche per chi proviene dalla Romania. Infine il presidente Conte ha incontrato i principali rappresentanti del progetto Cashless al fine di agevolare la riduzione dell’uso del contante.