> > Ipotesi lockdown i sindaci Sala e De Magistris scrivono a Speranza

Ipotesi lockdown i sindaci Sala e De Magistris scrivono a Speranza

Sala e De Magistris

I sindaci di Milano e Napoli hanno chiesto se la decisione di un lockdown è un'idea di Ricciardi o del Ministero.

Giuseppe Sala, sindaco di Milano, e Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, hanno scritto una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, per avere dei chiarimenti sulle affermazioni di Walter Ricciardi, consulente del ministero, che ha parlato di un lockdown necessario per queste due città in particolare.

Sala e De Magistris scrivono a Speranza

Abbiamo scritto al ministro per chiedergli se quella è un’opinione del suo consulente o del ministero” ha spiegato Giuseppe Sala. I due sindaci vogliono anche sapere su quali dati si è basata questa decisione, che ancora non è stata presa ma che è già stata annunciata. “Nel caso che il lockdown per Milano e Napoli fosse un’opinione del ministero, vorremmo chiedere a Speranza se è basata su dati e informazioni che il ministero ha e noi non abbiamo” ha scritto Sala su Facebook, spiegando la situazione che si è creata per le due città. Il sindaco ha spiegato che secondo lui la scelta di un lockdown sarebbe sbagliata. “Guardo i dati, oggi abbiamo meno di 300 terapie intensive, ne abbiamo avute 1700. Sono in crescita ok ma stiamo facendo sacrifici e vediamo cosa accadrà” ha aggiunto.

Il sindaco ha parlato anche di eventuali provvedimenti che possono essere presi per scongiurare la decisione di un lockdown generale. “Oggi c’è un tema anche di tenere in casa gli anziani. É brutale, ma il 90 per cento dei decessi è degli over 70. C’è un problema di creare spazi di ricovero gli asintomatici e le quarantene e stiamo lavorando con Ats e quindi con la Regione. C’è tempo per la polemica e c’è tempo per la collaborazione, ma a questo punto io non credo che sia giusto fare un lockdown. E lo dico sapendo che qui ci sono due partiti e lo vedo anche nei cittadini: c’è chi dice ‘chiudi tutto’ e chi dice che non si può. Noi siamo qua per prenderci le nostre responsabilità” ha spiegato Sala.