Nella giornata del 17 novembre la Conferenza delle regioni ha chiesto di indire un nuovo vertice con il governo al fine di rivedere e semplificare i parametri utilizzati per monitorare la pandemia di coronavirus in Italia, ancora fermi alla prima fase dell’emergenza sanitaria. Lo ha annunciato il vicepresidente della Conferenza Giovanni Toti: “Criteri più trasparenti, semplici e aggiornati alla realtà delle singole Regioni. Un serio confronto politico tra Governo e Regioni sulle misure da prendere in ogni territorio, che tengano conto della situazione economica e sociale“.
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Covid, regioni chiedono vertice con il governo
Il presidente della Regione Liguria ha inoltre ricordato: “Il 3 dicembre scade anche il dpcm. Prima di rinnovarlo occorre stabilire meccanismi di condivisione delle decisioni più efficienti e comprensibili. Oggi le istituzioni devono lavorare insieme, evitando polemiche e giudizi sommari”. La speranza è che alcune delle regioni ora nella zona rossa possano gradualmente attuare allentamenti delle misure restrittive, di pari passo con la diminuzione del numero dei contagi.
I 21 parametri per definire le misure restrittive utili al contenimento #Covid_19 vanno rivisti. Consenso unanime alla proposta @M_Fedriga nella Conferenza delle #Regioni di oggi. Ora il confronto con il #Governo. @regioneFVGit pic.twitter.com/dZwbeVR1FE
— Riccardo Riccardi (@Riccardi_FVG) November 17, 2020
Alle parole di Toti fanno eco quelle del presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, il quale sabato scorso aveva ritirato l’ordinanza che disponeva misure più rigide per la sua regione dopo che il governo aveva deciso di farla passare dalla zona gialla a quella arancione: “Potremo finalmente confrontarci sui criteri applicati dal Comitato tecnico scientifico rispetto ai dati forniti a livello regionale. È un atto dovuto per chiarezza nei confronti dei cittadini e delle imprese della mia regione“.