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Mes, intesa governo-maggioranza: mercoledì Conte a Camera e Senato

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In attesa del voto di domani, è stata trovata un'intesa governo-maggioranza sulla riforma del Mes.

Al vertice di maggioranza è stata trovata l’intesa sul testo della risoluzione sulla riforma del Mes, anche se il voto è previsto per domani, mercoledì 9 dicembre 2020. L’accordo è stato considerato soddisfacente, per cui il governo Conte non dovrebbe essere a rischio, in quanto ha in numeri per far passare la riforma del Mes, nonostante la lettera di 58 parlamentari che si sono dichiarati contrari, ma che alla fine hanno deciso di aderire.

Intesa governo-maggioranza sul Mes

Giuseppe Conte e il suo governo andranno avanti. Sono stati due giorni di grande tensione, caratterizzati da un numero molto alto di videoconferenze, ma sono riusciti a trovare un’intesa. I senatori del Movimento 5 Stelle hanno trovato una mediazione interna sul testo della risoluzione sulla riforma del Mes dopo le comunicazioni del premier. La senatrice Barbara Lezzi ha spiegato su Facebook che sono state “due intere giornate insieme ad altri 60 parlamentari per mediare le posizioni” e sono riusciti ad ottenere un testo che “non è ideale ma, almeno, rivendica il ruolo del Parlamento in sede di ratifica e avverte che non sarà disposto al voto finale se non ci sarà l’avanzamento significativo del resto del pacchetto di riforme, Edis prima di tutto“. “Il voto di mercoledì riguarda il mandato da dare al presidente Conte per il Consiglio europeo dove dovrà tutelare le posizioni e gli interessi del nostro Paese. Una cosa è la riforma, un’altra è accedere al Mes, cosa di cui non si parlerà mercoledì e su cui comunque non sono d’accordo. La riforma presenta punti migliorativi, ma altri nodi non sono sciolti. Non è la miglior riforma possibile. Si tratta di un percorso avviato da più di un anno, che va letto nell’ottica della posizione italiana in Europa. Non dimentichiamo il brillante successo ottenuto dopo un complesso e serrato negoziato sul Recovery” ha dichiarato Roberto Fico, presidente della Camera.

É un bene che si stia andando verso un punto di caduta nel Movimento 5 stelle a proposito del voto di mercoledì e mi auguro si raggiunga un punto di incontro quanto prima. Era ciò che avevo fortemente auspicato e per cui ho lavorato insieme a tutti gli altri. Come ho ribadito più volte, il no all’utilizzo del Mes resta fermo, ma il voto sarà sul governo, su una risoluzione, sul presidente del Consiglio. Prevalga la responsabilità” ha dichiarato Luigi Di Maio, ministro degli Esteri. L’ok è arrivato anche da Italia Viva, ma la firma effettiva arriverà solo dopo aver ascoltato Giuseppe Conte in aula. Questo è quanto si è appreso da fonti di maggioranza dopo la riunione del governo.

Conte, comunicazioni a Camera e Senato

“Domani sarò prima alla Camera dei deputati e poi al Senato della Repubblica per le Comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
In diretta alle 9 e alle 16”. Lo ha confermato sui social nella serata dell’8 dicembre il premier Conte