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Decreto sicurezza, caos in Senato dopo voto di fiducia del Governo

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In aula è scoppiata una rissa a seguito del

Giovedì 17 dicembre il Governo ha posto il voto di fiducia sul decreto sicurezza in esame. Al Senato, nel corso della riunione in aula, tuttavia, è scoppiata una rissa. Urla di protesta dopo che il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico d’Incà, ha presentato la questione. I senatori si sono persino assembrati e spintonati tra loro. La seduta è stata dunque sospesa ed è potuta riprendere soltanto dopo la sanificazione dell’aula.

Il voto di fiducia al decreto sicurezza

L’esame del decreto sicurezza ha avuto inizio con gli interventi delle relatrici della maggioranza, Valeria Valente (Pd) ed Elvira Evangelista (M5s), e di quelli dell’opposizione, Luigi Augussori e Simone Pillon della Lega. Al termine di quest’ultimo il ministro Federico d’Incà ha chiesto di intervenire ed ha annunciato la richiesta del voto di fiducia da parte dell’esecutivo, pronunciando anche la formula di rito.

Il vice presidente Ignazio La Russa, dunque, ha tentato di interroperlo. “Signor Ministro, si fermi, aspetti un attimo“, ha affermato. Senza tuttavia successo. Per questa ragione è stato costretto a sospendere la seduta. In aula era intanto già scoppiato il caos.

I senatori della Lega avevano iniziato ad occupare i banchi del Governo. “Ci ha impedito di discutere il decreto, prima ancora che iniziasse la discussione“, ha spiegato il capogruppo del Carroccio in senato, Massimiliano Romeo. Il Pd, da parte sua, critica aspramente la protesta. “Hanno provocato il caos perché vogliamo finalmente superare i vergognosi decreti Salvini sulla sicurezza. Questo è il clima che la Lega vuole imporre nelle Aule“, ha detto Andrea Marcucci.