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Azzolina: "Scuola già troppo sacrificata, il 7 gennaio si torna in aula"

Rimpasto governo ministra Azzolina

La ministra Azzolina si è mostrata non disposta a cedere sulla riapertura delle scuole, già troppo sacrificate nei mesi precedenti.

Mentre il governo si confronta con tecnici e Regioni sulla riapertura delle scuole, la ministra Azzolina si è mostrata inflessibile ritenendo che il mondo scolastico sia già stato troppo sacrificato nei mesi precedenti: “Il 7 gennaio si torna in aula“.

Azzolina sulla riapertura delle scuole

Avremmo voluto farlo a dicembre, ma abbiamo rimandato su richiesta delle Regioni. Ora è arrivato il tempo di tornare in classe“, così la titolare dell’Istruzione in un’intervista al Fatto Quotidiano in merito al ritorno sui banchi già previsto da un’ordinanza firmata da Speranza. Ribadendo come la scuola sia un servizio pubblico essenziale, ha affermato che non si può continuare a sacrificare i ragazzi. Né pensare che la didattica a distanza possa sostituire quella in presenza. Essendo già stati fatti troppi sacrifici nel mondo scolastico, “se dovessero servire nuove misure di contenimento, ora bisognerebbe cercarle in altri settori“.

Di fronte al timore che tornare in aula possa far risalire i contagi, come sottolineato da più esperti a partire da Massimo Galli, il ministro ha assicurato che si continuerà a seguire la linea della prudenza. E che, se la curva dovesse risalire, “non può essere colpa delle scuole superiori visto che sono chiuse da due mesi“.

Quanto al dibattito sulla circolazione del virus tra gli studenti, secondo lei gli studi sui contagi nelle scuole ci sono ma escludono che siano determinanti. Ha quindi citato il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) secondo cui non è stata la riapertura delle scuole ad innescare la seconda ondata.