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Bozza Dpcm 16 gennaio, Speranza: "Manteniamo il limite dei due ospiti"

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Il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso dell'incontro con gli Enti Locali ha annunciato le misure contenute nella bozza del Dpcm 16 gennaio.

Limite di due ospiti per casa, stop alla mobilità tra regioni e divieto di asporto dopo le 18. Sono solo alcune delle misure previste dalla bozza del Dpcm che entrerà in vigore il prossimo 16 gennaio, secondo quando richiarato dal ministro della Salute Roberto Speranza nel corso dell’incontro con gli Enti Locali. Tra le novità che potrebbero essere introdotte dal decreto c’è anche la cosiddetta zona bianca per le are più “virtuose” (quelle con soglie di contagio molto basse), allo scopo di dare un segnale “che il Paese sta facendo un lavoro che gli consentirà di entrare in una fase diversa in un tempo medio”. Esclusa, invece, almeno per il momento, l’ipotesi di un “weekend arancione”.

Bozza Dpcm 16 gennaio, le parole di Speranza e Conte

La situazione a livello europeo resta “complessa“, ha sottolineato il ministro Speranza. “Senza le misure natalizie” che hanno portato l’intero paese in zona rossa per alcuni giorni chiave “avremmo avuto altri numeri”. Il governo invita però a mantenere alta la guardia. Lo ha ribadito lo stesso premier Giuseppe Conte al Tg3: “Sta arrivando un’impennata. Dopo Gran Bretagna, Irlanda, Germania sta arrivando anche da noi: non sarà facile”, dobbiamo essere pronti a “fare ancora sacrifici“.

Boccia: “Attività chiuse saranno ristorate”

L’emergenza non è solo sanitaria ma anche economica. Si moltiplicano le proteste da parte delle attività (non solo bar e ristoranti, ma anche palestre, impianti sciistici e altre attività commerciali) penalizzate dalle restrizioni. Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha assicurato che tutte le imprese costrette a chiudere “saranno ristorate” e ha difeso il sistema delle fasce che “ci ha salvato da un nuovo lockdown” per ben due volte.

Toti: “Contrario allo stop all’asporto”

Diversa l’opinione dei membri dell’opposizione, tra cui il governatore ligure Giovanni Toti, che tramite social si è dichiarato “contrario al divieto di asporto take away per ristoranti e bar dopo le 18. Queste attività, pur potendo continuare con le consegne a domicilio, rischiano di essere penalizzate ancora di più, dopo aver già subito pesanti restrizioni. Bene invece l’introduzione di una zona bianca, come avevamo proposto già oltre un mese fa, cioè una zona dove, virus permettendo, si possa cominciare un lento ritorno alla normalità”.