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Crisi Governo, Calenda: "Mi hanno fatto promesse se sostengo Conte"

carlo calenda

Il presidente del Consiglio si recherà alla Camera nella giornata di lunedì 18 gennaio per chiedere la fiducia

Matteo Renzi ha da poco – come tutti sanno – aperto la crisi di Governo, Conte è dunque impegnato a cercare una nuova maggioranza ed è in questo contesto che spunta un clamoroso retroscena che riguarda Carlo Calenda. “Tu appoggi Conte e il Pd appoggia te a Roma”, queste le parole che avrebbe detto Clemente Mastella allo stesso Calenda, che denuncia: “Considero questa offerta un insulto personale e un dato politico rilevante per capire il quadro di degrado in cui versiamo”.

Crisi Governo, Calenda: “Mi hanno fatto promesse”

Non si è fatta attendere la replica di Mastella: “Sei squallido. Ti ho telefonato per chiederti cosa facevi e mi hai detto che eri contro Renzi. Allora sei per il Pd? No, mi hai risposto: ‘Il Pd mi dovrà scegliere per forza come candidato sindaco’. Poi hai aggiunto: ‘Ne parlo'”.

“Ho riflettuto un giorno sul rendere pubblica una telefonata privata”, ha poi scritto Calenda su Twitter parlando di “costruttori del nulla” e di “scarsa capacità di valutare il carattere degli uomini o quanto meno il mio”. “Non ho motivo di pensare che il Pd fosse a conoscenza di quanto detto”, conclude.

Ma la questione non è finita qui. Mastella ha dunque voluto replicare: “Sei di uno squallore umano incredibile”. E ancora: “Non ho alcuna titolarità per parlare a nome del Pd. Sei rimasto quello che conoscevo all’epoca del Cis di Nola, che era il referente per le segnalazioni. Ruolo modesto, perché sei moralmente modesto. Sei una persona di uno squallore umano incredibile”.