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Draghi accetta l'incarico con riserva: "Momento difficile, serve unità"

draghi al quirinale accetta incarico con riserva

Terminato il colloquio tra Mario Draghi e Sergio Mattarella: il capo dello Stato ha conferito all'ex presidente Bce l'incarico di formare un nuovo governo.

È Mario Draghi il nuovo premier incaricato di formare un governo dopo il fallimento del mandato esplorativo affidato a Roberto Fico. Nel corso del colloquio tenutosi al Quirinale, Sergio Mattarella ha conferito l’incarico all’ex presidente della Bce, che ha accettato con riserva. Lo ha annunciato il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti.

L’intervento di Draghi

“Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare. È un momento difficile per la drammatica crisi sanitaria e i suoi gravi effetti sulla vita delle persone. L’emergenza richiede risposte all’altezza ed è con questo impegno che rispondo positivamente alla richiesta del presidente della Repubblica. Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell’Ue, abbiamo la possibilità di fare molto. Con grande rispetto mi rivolgerò al Parlamento. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e con essa la possibilità di dare una risposta positiva al presidente. Scioglierò la riserva al termine delle consultazioni“.

Draghi convocato al Quirinale

Il compito sarà quello di formare un esecutivo di alto profilo che faccia fronte con tempestività alle emergenze non rinviabili del paese. Una volta ricevuto l’incarico, Draghi dovrà verificare la disponibilità delle forze politiche a sostenere un governo tecnico. Da questo punto di vista la strada partirebbe già in salita, soprattutto a Palazzo Madama.

Il Movimento Cinque Stelle ha infatti già fatto sapere di non essere disposto a votare un governo tecnico. Ammettendo quindi che abbia il voto della maggioranza uscente esclusi i pentastellati e inclusi gli europeisti, arriverebbe a 95 voti. Potrebbero aggiungersi i 52 di Forza Italia, che tuttavia non ha ancora espresso una posizione chiara, ma avrebbe comunque bisogno di Lega e Fratelli d’Italia per ottenere la maggioranza.

Dal canto loro Salvini e Meloni continuano a invocare le elezioni come via maestra, ipotesi non gradita però al Capo dello Stato che ha fatto leva sull’incertezza che si creerebbe e sul possibile aumento dei contagi. Queste le parole della leader di Fratelli d’Italia: “Non penso che la soluzione ai gravi problemi sanitari, economici e sociali della Nazione sia l’ennesimo governo nato nei laboratori del Palazzo e in mano al Pd e a Renzi“. Più cauto l’alleato leghista, che si è limitato a ricordare che “l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro e la sovranità appartiene al Popolo“.