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Il M5S voterà contro il governo Draghi: "Rimarremo coerenti"

M5S governo draghi

Gli esponenti del M5S hanno fatto sapere di non essere disposti a sostenere un governo tecnico guidato da Mario Draghi.

Il M5S ha fatto sapere che non voterà per la nascita di un governo presieduto da Mario Draghi, l’ex presidente della Banca Centrale Europea convocato al Quirinale per cercare di dar vita ad un “esecutivo di alto profilo.

M5S non vota governo Draghi

Ad annunciarlo sono stati diversi esponenti, primo fra tutti il leader Vito Crimi. Nel ringraziare il Presidente Mattarella per aver cercato di consentire la nascita di un governo politico concedendo gli spazi e gli strumenti opportuni, ha affermato che “una tale tipologia di esecutivi, i tecnici, è già stata adottata in passato con conseguenze estremamente negative per i cittadini italiani“.

Gli ha fatto eco il sottosegretario uscente alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Costui ha dichiarato che il M5S rimarrà coerente con quanto detto all’apertura della crisi di governo quando annunciò che avrebbe sostenuto solo un esecutivo politico guidato da Giuseppe Conte. Anche Danilo Toninelli, ex ministro dei Trasporti, si è così espresso: “Non ci vengano a chiedere di votare Mario Draghi“.

Stesse affermazioni da parte del deputato Andrea Colletti e il senatore Elio Lannutti. Al contrario il deputato Giorgio Trizzino ha invitato ad ascoltare Mattarella e seguire le sue decisioni. La linea definitiva verrà comunque stabilita durante un’assemblea congiunta di deputati e senatori grillini convocata per le 13 di oggi.

I numeri del governo tecnico

Se il M5S dovesse optare per rimanere all’opposizione, il governo Draghi partirebbe già in salita soprattutto a Palazzo Madama. Ammettendo che abbia il voto della maggioranza uscente esclusi i pentastellati e inclusi gli europeisti, arriverebbe a 95 voti. Potrebbero aggiungersi i 52 di Forza Italia, ma avrebbe comunque bisogno di Lega e Fratelli d’Italia per ottenere la maggioranza.