> > Bonaccini d'accordo con Salvini sulla riapertura dei ristoranti

Bonaccini d'accordo con Salvini sulla riapertura dei ristoranti

bonaccini positivo covid

"Ragionevole riaprire i ristoranti alla sera": Bonaccini si schiera con Salvini e chiede di accelerare sul vaccino

Al centro dell’incontro tra Matteo Salvini e Mario Draghi c’è stato il tema delle riaperture. Il leader della Lega è favorevole a una riapertura dei ristoranti anche alla sera, opinione che condivide anche il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

Bonaccini con Salvini su riapertura ristoranti

“Bisognerà intervenire”. Per Stefano Bonaccini è tempo di cominciare a riaprire. Intervenuto ai a L’aria che tira, su La7 il governatore emiliano si è schierato con Matteo Salvini su uno dei temi più discussi in vista del prossimo Dpcm: la riapertura di bar e ristoranti. “È ragionevole il discorso di Salvini quando dice di introdurre una maggiore flessibilità per alcune categorie, laddove i rischi sono minori. Ad esempio i ristoranti la sera, nelle città dove le cose vanno meglio” commenta Bonaccini. “Ci sono molti settori in difficoltà, come quello del turismo, dei bar, dei ristoranti e altri e ci sono due settori di cui non parla mai nessuno: lo sport e la cultura -aggiunge il governatore-. Servono ristori immediati e superiori per aiutare queste categorie. Diamo tempo al governo di assestarsi”.

Bonaccini: “Frustrazione per ritardo vaccino”

Stefano Bonaccini ha poi parlato della situazione in Emilia Romagna, entrata in zona arancione. “La situazione preoccupa perché in tutta Europa c’è la terza ondata del virus e qui la stiamo sfiorando. L’Emilia Romagna non è mai entrata in zona rossa, ma è tornata a salire la curva dei contagi, con alcuni comuni che hanno chiuso le scuole -spiega-. Bisogna essere pronti a far quello che serve e intervenire, soprattutto vaccinare più persone possibili”. Un focus sul vaccino, che per Bonaccini tarda ad arrivare. “Se ci fossero le dosi, qui saremmo in grado di vaccinare oltre 40mila persone al giorno e quasi 1 milione e mezzo al mese. Questo significherebbe completare la vaccinazione in tempi brevi per tutti. C’è frustrazione per la riduzione delle dosi consegnate, bisogna recuperarle -commenta infine il governatore emiliano-. Il governo deve battere i pugni contro le case produttrici. Bisogna moltiplicare i luoghi dove fare i vaccini“.