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Scuola, il ministro Bianchi: "La Dad rimarrà anche dopo il covid"

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La Dad rimarrà anche dopo il covid, ma andrà potenziata. Questo il pensiero del ministro Bianchi.

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha rilasciato alcuni dichiarazioni a La Stampa che stanno facendo molto discutere. Nello specifico il titolare del dicastero di Viale Trastevere a Roma ha sottolineato come a suo avviso la Dad, didattica a distanza, rappresenti uno strumento sicuramente da migliorarsi ma che rimarrà anche dopo il covid. “Guardiamo anche oltre l’emergenza – ha detto il ministro – considerando la dad non come ripiego ma come integrazione e arricchimento per costruire una scuola nuova”.

Bianchi, la Dad rimarrà dopo il covid

In una comunicato odierno, fatto circolare dal ministero stesso, si precisa inoltre che sarebbe uno sbaglio non fare tesoro delle esperienze di questi mesi, pur lottando tutti insieme per la ripresa della scuola in presenza. “In questi lunghi mesi – si legge nel comunicato- le nostre scuole, i nostri insegnanti, le nostre studentesse e i nostri studenti hanno lavorato moltissimo. Faremo tesoro insieme dell’esperienza maturata durante il periodo della didattica a distanza, in particolare con riferimento ad un uso consapevole delle nuove tecnologie. Con il chiaro obiettivo del ritorno in presenza“.

Nell’intervista a La Stampa il ministro Bianchi si è espresso anche sulle nuove chiusure previste per le scuole nelle zone rosse e arancioni: “La variante inglese ha modificato radicalmente il quadro precedente: colpisce anche i ragazzi e non solo quelli tra i 10 e i 19 anni, ma anche più piccoli. Abbiamo chiesto un parametro chiaro. Il Cts ce lo ha dato: 250 casi ogni 100 mila abitanti“. Ottenuta la consulenza degli esperti, le scelte spettano alla politica e così il governo ha deciso: “La scuola sarà a distanza in situazioni eccezionali – dice Bianchi – e comunque nelle aree in cui servono forti restrizioni legate all’andamento dell’epidemia. Dobbiamo tutelare la salute pubblica, in particolare quella dei nostri bambini, e preservare la piena funzionalità del sistema sanitario”.