Andrea Danneo Argomenti trattati
Circa 16 migranti sono stati portati alla Questura di Roma. La polizia ha effettuato il blitz alla Baobab Experience, in cerca di un gruppo di extracomunitari sbarcati a bordo della nave Diciotti, ma fuggiti dal centro d’accoglienza di Rocca di Papa. Sarebbero 40 i fuggitivi ricercati dalle forze dell’ordine. Intanto, l’associazione di difende su Facebook: “Volevamo proteggerli“.
Blitz
“Agenti in tenuta antisommossa hanno caricato di forza i ragazzi sul bus mentre questi erano in fila per essere visitati dallo staff sanitario di Medici Senza Frontiere”. L’operazione delle autorità ha preso in contropiede i membri dell’associazione. Durante un controllo sanitario per i loro ospiti, le forze dell’ordine sono intervenute, bloccando i migranti presenti. Il blitz era finalizzato a bloccare i potenziali migranti scappati da Rocca di Papa.
Baobab Experience
Gli addetti dell’associazione Baobab Experience si dicono amareggiati da quanto accaduto. Intervistati da Tgcom24, alcuni volontari hanno dichiarato che “donne, uomini, bambini e minori non accompagnati migranti della nave Diciotti sono passati in questi giorni dal campo informale di Baobab Experience: non abbiamo niente da nascondere e, come ci ricorda la Caritas, non stiamo parlando né di fuggitivi né di ricercati. Non abbiamo ritenuto rendere pubblica la loro sosta al nostro campo per proteggerli”.
“Proteggerli dalla xenofobia”
I migranti della nave Diciotti sono stati nell’occhio del ciclone di uno scontro politico e giudiziario in Italia di cui loro stessi non hanno consapevolezza. A risolvere lo stallo era stato l’intervento della Chiesa di Papa Francesco. La soluzione è stata proprio il centro d’accoglienza Mondo Migliore, di Rocca di Papa. Eppure al momento dello sbarco, un gruppo di 50 migranti sarebbe fuggito. La loro presenza nel territorio italiano ha messo in allarme le autorità che sono intervenute immediatamente. Le indagini sono ancora aperte, ma il ritrovamento dei 16 migranti potrebbe essere già un passo avanti. Dal canto suo, l’associazione Baobab Experience ha dichiarato di essersi mossa proprio per proteggere i migranti della Diciotti dai riflettori dei media, imputati di una “narrazione tossica con la quale spesso viene rappresentata la migrazione”.
