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Prestiti Inpdap nel 2018: cosa sono e come richiederli

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Gli impiegati che hanno prestato servizio nel settore pubblico posso avere accesso a una particolare forma di prestito che viene detto “ex Inpdap”.

Parliamo di un finanziamento che si distingue perché è a tasso agevolato, ma solo questa particolare categoria di persone può richiederli: i dipendenti o pensionati pubblici.

Molto spesso nella vita può capitare di necessitare di un prestito. Il bisogno di liquidità può capitare per le ragioni più svariate. Può capitare che si rompa la macchina e bisogni cambiarla oppure c’è bisogno di aiutare i propri figli per il matrimonio.

I dipendenti pubblici possono accedere ad alcune tipologie di prestito a tasso agevolato che sono in grado di risolvere le impellenze di qualsiasi tipo esse siano. Secondo www.prestitoinpdapok.com il vantaggio dei prestiti ex Inpdap è che possono essere concessi senza particolari problemi burocratici.

Bisogna solo fare i conti con il prerequisito principale per accedere alla presente formula di prestito, ovvero, lo ripetiamo, può richiederlo soltanto chi è dipendente pubblico o lo è stato ed ora si trova in pensione.

Come funzionano i prestiti Inpdap?

Se ad oggi rappresentano i prestiti più richiesti c’è un motivo. Il prestito Inpdap ha caratteristiche che lo rendono abbastanza semplice da richiedere. La motivazione dietro tale facilità di riscossione del prestito risiede nel fatto che i prestiti Inpdap sono concessi sotto forma di cessione del quinto.

Perché la cessione del quinto è così facile da ottenere? Innanzitutto perché il pagamento delle rate del prestito è automatico, quindi la banca e in questo caso l’Inpdap, non vanno incontro a rischio di insolvenza, specialmente perché l’unico caso in cui ci possa essere insolvenza sarebbe il fallimento degli enti pubblici e statali che erogano lo stipendio.

Vista la remota possibilità che un evento del genere si verifichi nessuno fa troppe difficoltà nell’erogazione di tali prestiti. Ma in cosa consiste una cessione del quinto? La cessione del quinto consiste nella cessione del 20% del proprio stipendio a copertura delle rate di finanziamento.

Il pagamento delle rate avviene per trattenuta diretta di una cifra che ammonti al massimo al 20% di quanto si percepisce in busta paga o sul cedolino della pensione. Questo è un aspetto vantaggioso anche perché così si evita il fastidio di dover andare in banca o in qualche altro istituto a pagare la rata tramite bollettino.

Inoltre è noto come questa formula permetta di risparmiare rispetto ai costi del finanziamento che potrebbero essere esosi e poco sostenibili da parte di un pensionato.

Quali sono le condizioni del prestito?

L’Inpdap in realtà non esiste più, ad oggi ad occuparsi dell’erogazione dei prestiti Inpdap ci pensa l’Inps in quanto tutte le funzioni del vecchio ufficio sono passate all’Ente previdenziale italiano più importante.

Per inoltrare una richiesta di cessione del quinto per fare un prestito dell’Ex Inpdap ci vuole, dunque, una richiesta direttamente all’Inps. Questo ente prevede 4 tipologie principali di prestito con tasso agevolato e sono le seguenti:

  • Il piccolo prestito per dipendenti
  • I prestiti pluriennali Inpdap
  • Il prestito pluriennale garantito ex Inpdap
  • I prestiti per insegnanti pubblici

Andiamo a fare una introduzione per ciascuno dei prestiti Inpdap appena elencati.

Il Piccolo prestito Inpdap: come funziona?

Si tratta di un prestito di breve durata con l’intento di soddisfare nella maniera più veloce possibile le piccole richieste che possono venire dai dipendenti per finanziare un piccolo progetto o un viaggio o per qualsiasi altra motivazione.

Il piccolo prestito ex Inpdap infatti, non richiede alcuna giustificazione di come verrà impiegata la somma richiesta. A livello burocratico si sarà ben poco da fare proprio perché le somme di denaro a cui si può accedere non sono molto elevate e si basano sulla durata massima del prestito.

In genere viene erogata una somma pari a una mensilità. Per esempio, se si prende come stipendio o pensione 800 euro allora sarà questa la somma erogata con la possibilità di restituzione in 1 anno di tempo.

Se si chiedono 1600 euro ecco che la durata del prestito diventa automaticamente di 2 anni e così via fino a un massimo di 4 anni di durata nei casi in cui si richiedano 4 mensilità dello stipendio.

Il prestito Pluriennale ex Inpdap

Il prestito pluriennale invece permette di richiedere cifre più elevate. In genere si richiede questo prestito quando si è subito qualche forte danneggiamento dal punto di vista economico.

Può capitare di riceverlo facilmente quando si sono subiti forti danni alla casa per esempio. L’Inps sceglierà da se l’ammontare massimo richiedibile in base al danno subito.

Il prestito pluriennale garantito ex Inpdap

Questo prestito non prevede che il denaro venga erogato dall’Inps ma direttamente da un qualche ente finanziatore convenzionato.

L’Inps in questo caso svolge solo le funzioni di garante facilitando la riscossione del prestito di molto.

Prestiti per insegnanti

Per finire abbiamo i prestiti per insegnanti del settore pubblico. Qui ci sono formule più particolari che prevedono somme anche superiori alle 2 mensilità dello stipendio con un tasso di interesse davvero basso.