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Dalla Procura di Brescia al Tribunale dei ministri: gli atti relativi dell'inchiesta su Conte e Speranza

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Conte e Speranza ancora sotto accusa: la Procura di Brescia chiede al Tribunale dei ministri approfondimenti istruttori

L’inchiesta in atto sulla gestione della pandemia di covid-19 nell’area Bergamasca è ancora in corso e fa passi avanti: la Procura di Brescia ha infatti trasmesso al Tribunale dei ministri quelli che sono gli atti relativi alla posizione di Giuseppe Conte, ex premier, e Roberto Speranza, ex ministro della Salute.

Richiesti approfondimenti istruttori su Conte e Speranza dalla Procura di Brescia al Tribunale dei ministri

I due membri dell’allora governo ancora indagati per epidemia e omicidio colposo nell’inchiesta riguardante la gestione dell’emergenza a Bergamo e in Val Seriana, per cui sono stati proposti approfondimenti istruttori. Per fare ulteriori indagini servirà però la richiesta o l’autorizzazione da parte della Camera in quanto le posizioni dei due ex esponenti del governo devono essere giudicate unicamente dal Tribunale dei ministri.

I pm bresciani dopo aver visionato i documenti trasmessi loro dalla Procura di Bergamo, hanno optato per ulteriori indagini, che però essi non possono svolgere. Il collegio del Tribunale dei ministri in questo caso avrà dunque funzioni sia investigative che giudicanti, e dovrà decidere se chiudere il procedimento archiviando il caso, o trasmettere nuovamente tutti gli atti in questione al procuratore Francesco Prete, per chiedere l’autorizzazione a procedere con interrogatori e nuove indagini alla Camera.

Da ricordare che il Tribunale dei ministri di Roma si era già pronunciato sulla faccenda: “Non vi è dubbio che il Presidente del Consiglio, i ministri e i consulenti scientifici non hanno il possesso del virus né lo hanno diffuso e l’aver omesso, secondo l’assunto di una parte dei denuncianti, anticipati provvedimenti di contrasto e di prevenzione, non integra la condotta sanzionata dall’articolo 438 epidemia”.

Ad essere analizzati nel dettaglio però sono i messaggi scambiati tra Sileri e Speranza in cui si parla di “mancata attuazione del piano pandemico” e la “disorganizzazione” degli “uffici del Ministero”.