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Prostituzione, Dda di Catanzaro emette sette fermi

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Prostituzione, decine di giovani nigeriane venivano fatte sbarcare clandestinamente e poi obbligate a prostituirsi sotto minaccia con riti voodoo.

Questa storia di prostituzione è davvero agghiacciante, e purtroppo non è un fatto inedito. I carabinieri di Lamezia hanno eseguito sette fermi contro un italiano e sei nigeriani. Purtroppo, queste persone sono coinvolte in un’organizzazione che faceva sbarcare clandestinamente decine di ragazze nigeriane. Queste, in seguito, con l’obbligo a pagare 30mila euro e con la minaccia di riti voodoo, venivano obbligate a prostituirsi.

Prostituzione Catanzaro

La notizia è buona e deprimente allo stesso tempo. I carabinieri di Lamezia, su ordine del Dda di Catanzaro, hanno emesso sette fermi contro altrettante persone. Si tratta di un italiano e sei nigeriani. Purtroppo la realtà che è venuta fuori in seguito alle indagini partite lo scorso gennaio, è sconcertante. Queste sette persone, infatti, erano coinvolte in un’organizzazione delinquente. Questa faceva sbarcare illegalmente decine di ragazze nigeriane. Subito, per potersi pagare il viaggio, le poverette dovevano pagare ben 30mila euro. Per poterlo fare, dovevano prostituirsi. Ma se non ci fossero state, scattava il ricatto magico. Attraverso riti voodoo che in Nigeria hanno ancora una certa influenza, queste giovani vittime accettavano così di vendere il proprio corpo.

I sette fermati sono accusati di associazione a delinquere, finalizzata alla tratta di esseri umani, acquisto e alienazione di schiavi, immigrazione clandestina, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione. Inoltre, si aggiunge l’aggravante della transnazionalità.

Le indagini sono incominciate nel gennaio 2017 dopo la denuncia di una delle vittime. Con il loro lavoro, i carabinieri sono riusciti a ricostruire le ramificazioni dell’organizzazione in diverse località italiane, in Nigeria e anche in Libia. Una vera e propria schiavitù contemporanea.

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Prostituzione Nigeria

Purtroppo questa non è una realtà inedita. La tratta delle prostitute, e in particolare nigeriane, è una parte molto pesante della piaga dello sfruttamento della prostituzione. La storia appena raccontata sembra proprio essere da copione standard. E qui il dramma della prostituzione, che diventa una vera e propria schiavitù, si mescola con il problema dell’immigrazione. Perché queste ragazze, appunto, sono fatte sbarcare in Italia in condizioni disumane. Ma il peggio è quello che viene dopo. Minacce, ricatti, maltrattamenti. Cattiveria e odio gratuiti con cui le ragazze sono trattate sono terribili. Impressionante il ricorso alla magia, che ancora adesso nel 2017 fa presa.

Secondo l’ufficio delle Nazioni Unite, la maggior parte delle donne nigeriane viene dall’Edo, una regione a maggioranza cristiana. I trafficanti nigeriani sfruttano la crisi dell’immigrazione europea per portare le poverette in Libia e poi in Italia. La cosa davvero sconcertante, è che a mettersi in questi malevoli affari, sono spesso ex prostitute. Ex giovani vittime che si mettono a gestire altre vittime, a mediare nella tratta di schiave. Sembrerebbe che pensino di non fare nulla di male o sbagliato. Si tratta anche di un fatto mentale da combattere.