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"Race to Zero": la campagna per la riduzione delle emissioni Co2

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Solo il 4% delle maggiori aziende con obiettivi climatici quotate in Borsa sta rispettando i principi di riduzione delle emissioni di Co2 indicati attraverso la campagna Race to Zero

La strada per raggiungere l’obiettivo per la la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra – il cosiddetto ‘Net zero’, con il riassorbimento dall’atmosfera e dagli oceani delle emissioni rimanenti – pare ancora lunga per parecchie imprese. Sono infatti ancora poche quelle che stanno concretamente attuando misure tangibili.

Solo il 4% delle maggiori aziende quotate in Borsa, con obiettivi climatici, sta rispettando i severi principi di riduzione delle emissioni di Co2 indicati dalle Nazioni Unite, attraverso la campagna Race to Zero. Mentre solo il 38% delle aziende con un target Net zero ha un piano che copre anche le emissioni legate alla catena del valore di un’azienda. La strada è quindi ancora lunga.

Da un certo punto di vista si può considerare un traguardo rilevante il fatto che delle 2.000 società dell’indice Forbes 2000, sono salite a oltre 1.000 quelle che hanno fissato un target per l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050 a ottobre 2023 (con una crescita del 40% rispetto alle 700 dello scorso anno). Questi obiettivi assorbono circa 27.000 mld di dollari, pari a circa 2/3 dei ricavi delle compagnie prese in esame. C’è poi l’ampio utilizzo delle compensazioni di carbonio che permettono alle imprese di investire in programmi per rigenerare le foreste distrutte per lo sfruttamento del legname, incendi o la conversione in pascoli e bilanciare le emissioni originate dalle loro attività.

Il rapporto del Net Zero Tracker conferma questa tendenza su scala mondiale: solo il 12% delle aziende nell’elenco Forbes2000 adotta criteri di alta qualità per le compensazioni di carbonio. Per quanto riguarda la situazione nel nostro Paese, tra le duemila aziende analizzate nell’elenco Forbes 21 sono italiane, ma solo Eni ed Enel hanno adottato misure precise per attuare queste riduzioni. Vi sono altre realtà del made in Italy attive su questa linea, come ad esempio la Snam che qualche anno fa ha presentato un paino per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Mentre i principali Istituti di Credito italiani hanno sottoscritto la NetZero Banking Alliance, un pool composto da oltre 130 banche in tutto il mondo con l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio.

Già nel 2020 più di cento paesi si erano impegnati a raggiungere il traguardo di emissioni zero entro il 2050 mentre la Cina aveva fissato il 2060 come data. La neutralità carbonica comporta comunque che vengano generate alcune emissioni, queste vengono compensate in altri settori, portando a emissioni nette zero.