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Raffaele La Capria morto, addio allo scrittore: avrebbe compiuto 100 anni ad ottobre

Raffaele La Capria

Lo scrittore Raffaele La Capria è morto a 99 anni: la sua è stata una delle penne più significative della letteratura italiana del secondo Novecento.

Addio a Raffaele La Capria, scrittore amante della città di Napoli morto all’età di 99 anni. Premio Strega nel 1961 con Ferito a morte, avrebbe festeggiato il centenario il prossimo ottobre.

Raffaele La Capria morto

Dopo aver esordito nel 1952 con il romanzo Un giorno d’impazienza, ha pubblicato il suo secondo libro a quasi dieci anni di distanza. Si tratta di Ferito a morte (1961), il suo romanzo più noto, a cui hanno fatto seguito quasi venti testi. Nel corso della sua carriera ha pubblicato anche raccolte di racconti come La neve del Vesuvio, e si è dedicato molto alla saggistica, pubblicando, tra gli altri, False partenze (1964), Il sentimento della letteratura (1997) e un’autobiografia, Cinquant’anni di false partenze (2002).

Nel 2003 le sue opere sono state pubblicate in un volume della prestigiosa collana “I Meridiani” a cura di Silvio Perrella. Una nuova edizione riveduta e aggiornata, in due volumi, è stata pubblicata nel 2015.

Raffaele La Capria morto: chi era

Oltre ad essere scrittore, La Capria è stato anche traduttore e sceneggiatore. Ha infatti tradotto opere per il teatro di autori come Jean-Paul Sartre, Jean Cocteau, T. S. Eliot e George Orwell ed è stato co-sceneggiatore di molti film di Francesco Rosi, tra i quali Le mani sulla città (1963) e Uomini contro (1970). Ha ricevuto diversi premi alla carriera come il Premio Campiello, il Premio Chiara, il premio Alabarda d’oro e il Premio Brancati.